Cioccolato all’Olio di Oliva: un peccato di gola per i Diabetici
Un paio di quadretti di cioccolato “all’olio di oliva” è quello che i diabetici possono gustare senza aver paura di picchi glicemici e tutto questo grazie all’aggiunta dell’oleuropeina, sostanza presente nell’Olio Evo. Ma andiamo per gradi e cerchiamo di capire insieme quali sono le ricerche effettuate e come comportarsi!
Diabete: ecco il cioccolato all’Olio di oliva
Un quadretto da assaporare dopo i pasti, come merenda o anche su una fetta di pane se sciolto a bagnomaria è il sogno di ogni diabetico e da poco tempo un sogno che è diventato realtà!
Molti diabetici devono accontentarsi di prodotti senza zucchero gettandosi così su barrette al cioccolato o tavolette che non ne contengono.
Ma per tutti coloro che soffrono di questa patologia è arrivato il momento tanto atteso: una speciale cioccolata all’olio di oliva messa appunto dai ricercatori del Dipartimento di Medicina interna e Scienze mediche dell’Università della Sapienza di Roma.
Il segreto è l’Oleuropeina, sostanza contenuta all’interno dell’Olio Extravergine di Oliva.
È in grado di contrastare il normale aumento di glicemia che si verifica dopo aver mangiato un dato alimento.
Viene estratta dall’Olio Evo e aiuta i pazienti affetti da diabete di poter gustare un alimento senza dover ricorrere a prodotti senza zucchero. Una vera e propria trasgressione anche se sana!
Ricordiamo anche che il cacao, se assunto in quantità moderate, riduce il rischio cardiovascolare grazie ai suoi importanti effetti antiossidanti.
Vediamo nel dettaglio come si è svolto lo studio tanto da arrivare a realizzare un peccato di gola anche per i diabetici.
Studio condotto: il ruolo l’oleuropeina all’interno del cioccolato
Questo cioccolato è stato condotto e sperimentato su 25 pazienti con diabete di tipo 2 e su 20 soggetti sani. Entrambi i gruppi hanno assunto 40 grammi di crema al cacao e nocciole, sia nella sua forma normale che con l’aggiunta di 4% di oleuropeina estratta dall’Olio Extravergine di Oliva.
“I risultati mostrano che nei diabetici il consumo di cioccolato all’olio d’oliva riduce il picco glicemico che si ha 2 ore dopo l’ingestione del cioccolato senza oleuropeina: la glicemia media dopo il consumo di 40g di cioccolata è di 140 mg/dl, dopo aver mangiato quella arricchita con oleuropeina scende a 125 mg/dl”
Spiega Francesco Violi, coordinatore dell’indagine, ordinario di Medicina interna alla Sapienza e presidente del Collegio dei docenti universitari di medicina interna (Colmed).
“Non solo, il cioccolato ‘speciale’ riduce anche l’attività della dipeptidil-peptidasi-4, enzima che distrugge l’ormone ipoglicemizzante Glp-1, e al contrario incrementa i livelli di insulina in circolazione, permettendo perciò un miglior utilizzo del glucosio e dello stesso ormone ipoglicemizzante”
“Tutto questo – aggiunge il docente – si traduce in un miglior profilo metabolico dopo il consumo del cioccolato all’olio d’oliva, che può essere quindi indicato per i diabetici”.
Questi pazienti sono stati da sempre costretti a preferire prodotti senza zucchero mentre oggi, grazie all’uso dell’oleuropeina, potranno assaporare e gustare lentamente e con amore un cioccolato seppur dolce, ma innocuo.
Francesco Violi aveva già identificato l’oleuropeina in studi precedenti identificandola come la responsabile dell’effetto protettivo dell’Olio Evo sul nostro metabolismo.
Questo importante risultato ottenuto consente a tutti i diabetici di poter assaporare una cioccolata normale senza rinunciare al sapore. Ma al tempo stesso permette ai pazienti di sfruttare le potenzialità benefiche sia del cioccolato che dell’olio: qualche grammo di cacao al giorno ha un ottimo effetto antiossidante per il nostro organismo e in più protegge il nostro sistema cardiovascolare.
Ecco perché nemmeno chi è affetto da diabete dovrà rinunciare al gusto non più proibito del cioccolato all’olio di oliva.
Uno studio volto a comprendere le esigenze di tutti quelli affetti da Diabete che da oggi potranno finalmente assaporare la vera dolcezza del cioccolato all’olio di oliva.
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A cura di Anna Angeloro.
Appassionata di scrittura, laureata in lettere e beni culturali.
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