Olio di oliva comunitario o extracomunitario? Occhio all’acquisto!

Olio extravergine italiano o comunitario quale scegliere?

Olio di oliva comunitario o italiano? Prodotto di eccellenza Made in Italy l’olio extravergine di oliva è conosciuto in tutto il mondo per le sue caratteristiche benefiche per il benessere del nostro organismo e per le sue fragranze intense.
Scopri perché dovresti preferire sempre l’olio extravergine italiano a quello comunitario!

Olio Comunitario: cosa significa? 

Un tema molto blasonato di recente quello dell’olio comunitario, ti sei mai chiesto perché?

A partire dal 6 marzo del 2009 il Regolamento CE 182, che modifica il Regolamento (CE) 1019/2002 ha reso obbligatoria l’indicazione dell’origine delle olive impiegate per la produzione dell’olio vergine ed extravergine di oliva sull’etichetta.

Ciò significa che tutte le etichette di olio di oliva deve specificare da dove provengono le olive utilizzate per la produzione di olio, alcuni esempi:

  • “Olio ottenuto da olive coltivate in Italia”
  • “Prodotto italiano”

Nel caso in cui invece si tratti di un prodotto derivato da olive non italiane è obbligatorio specificare se si tratta di:

  • “Miscele di oli di oliva comunitari” per indicare olii di paesi terzi all’interno della Comunità Europea – ovvero l’Unione Europea – per esempio Italia, Spagna e Grecia
  • “Miscele di oli di oliva comunitari e non comunitari” per indicare olii di paesi terzi all’interno e all’esterno della Comunità Europea, per esempio Tunisia

Perché è importante specificare la provenienza 

L’olio extravergine italiano è un prodotto dal grandissimo valore sia per la sua qualità che per l’economia del nostro paese; si contraddistingue per le caratteristiche organolettiche uniche e per la composizione chimica altamente benefica e salutare per il nostro organismo, grazie alla presenza di polifenoli, antiossidanti naturali, vitamine e grassi monoinsaturi.

Ogni consumatore si aspetta di trovare tutti questi elementi quando acquista una bottiglia o una latta di olio: cosa accadrebbe se invece di acquistare un olio extravergine italiano acquistassi un olio spacciato per tale ma di dubbia provenienza?

In quel caso avresti subito una truffa, e non saresti il solo a subirne le conseguenze perché qualsiasi consumatore ignaro, utilizzando un olio di scarsa qualità, si convincerebbe che l’olio extravergine italiano non sia un prodotto di reale qualità: un grave danno per l’immagine del prodotto. 

Ecco perché la modifica al Regolamento CE 182 è così importante:  tutela i consumatori e al contempo un prodotto del made in Italy.

Cosa significa per le aziende? 

Le aziende addette al confezionamento dell’olio devono:

  • Ottenere il riconoscimento
  • Registrare le attività di carico-scarico dell’olio sul Registro Carico-Scarico Telematico, nel quale verrano indicati tutti movimenti dell’olio (entrata, uscita, provenienza e destinazione)

Che differenza c’è tra olio italiano e comunitario?

Prezzi olio comunitario e italiano

A seguito i dati relativi alle ultime rilevazioni del portale Teatro Naturale del 19 gennaio 2018:

  • Olio extravergine di oliva biologico italiano ha un valore medio di 5,20 euro/litro
  • Olio extravergine biologico UE (comunitario) ha un valore medio di 3,60 euro/litro
  • Olio proveniente dalla Tunisia 3,50 euro/litro
  • Olio proveniente dalla Grecia 3.80 euro/litro

E’ evidente la discrepanza di valore tra olio italiano e comunitario o extracomunitario. Un consumatore ignaro potrebbe quindi essere attratto dai prezzi più bassi dell’olio comunitario, convinto di acquistare un prodotto in tutto e per tutto analogo all’olio extravergine italiano.

Ciò che non sa è che acquistare un olio comunitario o extracomunitario significa acquistare un prodotto:

  • Di cui non si conosce l’origine
  • Tutelato da leggi diverse da quelle italiane (si pensi alle leggi che regolamentano il biologico o l’utilizzo di trattamenti e prodotti chimici)
  • Di scarsa qualità 
  • Non dare sostegno alla filiera agricola olivicola-olearia italiana

In poche parole acquistando olio comunitario o extracomunitario risparmieresti qualche euro a scapito della tua salute, di quella dell’economia agricola italiana e a danno di uno dei più importanti prodotti made in Italy: l’olio extravergine.

Sei ancora convinto che valga la pena risparmiare qualche euro per compare un olio comunitario?
Raccontaci la tua opinione!

A cura di Dajana Mangherini, laureata in scienze della mediazione linguistica per il marketing, la pubblicità e le relazioni pubbliche.

2 commenti
  1. olio come il vino il migliore proviene da uva selezionata anche le olive selezionate poi dipende dai gusti personali achi piace il barbera o chianti achi piace oli leggeri a bassa viscosità o densi ad alta viscositàmi
    olio come il vino il migliore proviene da uva selezionata anche le olive selezionate poi dipende dai gusti personali achi piace il barbera o chianti achi piace oli leggeri a bassa viscosità o densi ad alta viscositàmi dice:

    gli italiani sono cittadini esterofili

    Rispondi
  2. Dario
    Dario dice:

    Personalmente consumo quotidianamente olio pugliese…avendo sposato una moglie di questa regione italiana….ma ritengo ottimo ogni tipo di olio di oliva…anche comunitario od extra. Per il discorso “economico”….come Totò diceva….”È la SOMMA che fa il totale. Per chi non ha le “tasche”…. è benvenuto ogni tipo di risparmio!! A bien tot !!

    Rispondi

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