Leccino: Storia di una Pianta e delle sue Caratteristiche

Leccino: storia di una pianta e delle sue caratteristiche

Una delle varietà di olive più diffuse in tutta Italia è il Leccino. L’olivo Leccino rappresenta ad oggi la variante più rustica tra tutti gli olivi coltivati nella nostra penisola. Scopriamo insieme le sue caratteristiche e i suoi usi in cucina.

La pianta dell’olivo Leccino è una delle piante più resistenti al cambiamento climatico tanto da adattarsi alla perfezione sia ad alte temperature che a temperature più rigide. Ma non solo, è una pianta resistente a diverse malattie che colpiscono l’ulivo, tra cui la tanto famosa xylella.
Questo non vuol dire che la varietà in questione non venga attaccata, ma è in grado di resistere all’attacco del “nemico” in maniera più efficace rispetto alle altre cultivar.
I suoi rami cadenti costituiscono una folta chioma tanto da renderlo simile ad un salice piangente.

Il mese di Novembre è il periodo in cui avviene la raccolta delle olive. E’ una pianta molto precoce con una produzione di frutto molto abbondante.
L’oliva nera Leccino è di media dimensione e viene utilizzate sia per realizzarne l’Olio Extravergine di Oliva che come oliva da mensa.

L’Olio Leccino è riconosciuto come un olio di ottima qualità. E’ molto equilibrato ed è possibile, al gusto, riconoscerne il sentori amaro e piccante, dolce e fruttato con sentori lievi di mandarla.
Molto delicato al palato, il suo colore rispecchia il giallo dorato del sole con lievi riflessi verdi.
Rispetto all’olio di Peranzana, ha una quantità di polifenoli non molto alta ecco perché la percezione del piccante e dell’amaro è nettamente inferiore.

E’ un olio ideale sia per chi ama condire insalate, verdure, pane in cassetta sia per primi e secondi piatti caldi a base di carne e pesce. Indicato anche come condimento per neonati.

Olive Leccino

Per quanto riguarda la sua conservazione, la cultivar Leccino non si differenzia dalle altre. Tutti gli Oli Extravergini seguono esattamente la stessa normativa così da conservare nel corso del tempo tutte le qualità organolettiche che li contraddistinguono.

Sapevi dell’esistenza della Cultivar Leccino? Esprimi al tua opinione!

A cura di Anna Angeloro.
Appassionata di scrittura, laureata in lettere e beni culturali.

0 commenti

Lascia un Commento

Vuoi partecipare alla discussione?
Sentitevi liberi di contribuire!

Lascia un commento

Il tuo indirizzo email non sarà pubblicato. I campi obbligatori sono contrassegnati *