Consumare Olio Extra Vergine d’Oliva per abbassare glicemia e colesterolo

Che l’Olio Extra Vergine di Oliva rappresentasse l’elemento di punta della dieta mediterranea, grazie ai suoi innumerevoli effetti benefici per l’organismo, era cosa risaputa ma ora, un gruppo di ricercatori italiani, ha fatto una scoperta ancora più importante. Infatti, sono stati riscontrati degli effetti positivi sui livelli di glucosio e di colesterolo.

Scoperte nuove proprietà per l’Olio Extravergine d’Oliva

Che l’Olio Extra Vergine di Oliva rappresentasse l’elemento di punta della dieta mediterranea, grazie ai suoi innumerevoli effetti benefici per l’organismo, era cosa risaputa ma ora, un gruppo di ricercatori italiani, ha fatto una scoperta ancora più importante. Infatti, sono stati riscontrati degli effetti positivi sui livelli di glucosio e di colesterolo, i quali nel gruppo di studio osservato, sono risultati più bassi dopo il suo consumo.
L’importante scoperta apre un vero e proprio mondo di possibilità di impiego che, addirittura, potrebbero sfociare nel considerare tale olio come un vero e proprio trattamento nei casi di diabete.
I risultati ottenuti, infatti, hanno confermato un abbassamento tangibile dei livelli di glucosio e colesterolo LDL in soggetti sani. Lo studio è stato pubblicato su una prestigiosa rivista scientifica ed è stata condotta somministrando 10 grammi al giorno di olio, all’interno di un pasto che rispettava le linee guida della dieta mediterranea. I gruppi di studio sono stati divisi in due:

  1. persone che hanno consumato pasti con Olio Extravergine d’Oliva
  2. persone che consumavano pasti con altri tipi di olio

In seguito, sono stati effettuati prelievi subito dopo aver mangiato e dopo due ore. Ciò che si è visto è che esso attua un meccanismo simile a quello usato dai farmaci a base di incretine, il cui numero aumenta nel circolo ematico dopo l’assunzione.

I valori della glicemia, quindi, si sono abbassati di molte unità, assestandosi intorno a 100 mg/dl; mentre c’è stato un incremento della produzione di insulina. Anche il tasso di colesterolo LDL è migliorato nettamente, registrando una sua diminuzione specifica rispetto ai livelli dei trigliceridi e del colesterolo generale che invece non hanno subito variazioni.

Questo ultimo dato rappresenta ancora una incognita per i ricercatori che non hanno saputo spiegare nel dettaglio il meccanismo ipolipidemizzante riscontrato.
Ripetendo lo stesso esperimento con un altro tipo di olio, quello di mais, non si sono riscontrati gli stessi effetti, segno che il progetto di studio portato avanti, era riuscito a individuare l’unica qualità di olio in grado di interferire con i processi glicemizzanti e lipidici dell’organismo.

Possibili implicazioni nei processi metabolici

L’entità della scoperta è importante perché, anche se il target di volontari utilizzati era relativamente basso (25 soggetti sani), il risultato lascia aperto il dibattito sui possibili impieghi dell’Olio Extra Vergine di Oliva nel trattamento dei pazienti diabetici, in cui i livelli di glicemia post prandiale sono sempre eccessivamente alti e potenzialmente pericolosi.
D’altronde, le proprietà benefiche di questa qualità di olio sono risapute da tempo, eppure ancora oggi vengono scoperte nuove implicazioni nei processi metabolici dell’uomo. I risultati ottenuti spiegherebbero anche il successo, in termini salutistici, nel modello di dieta mediterranea. Anche se questo rappresenta un primo studio introduttivo, sicuramente la ricerca verrà approfondita, approntando un protocollo più preciso, volto a svelare i meccanismi alla base dell’effetto riscontrato e cercando di confermare anche i dati lipidici, in modo da poter prospettare un utilizzo concreto anche per coloro che soffrono di problemi all’apparato circolatorio, come ad esempio per chi soffre di aterosclerosi.

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