Supermercato o frantoio? Ecco alcuni consigli sull’acquisto dell’olio extravergine di oliva

come riconoscere un olio extravergine di qualità

Scegliere un olio extravergine di qualità ti sembra una sfida impossibile? Non possiamo darti torto, sono tanti i fattori da tenere in considerazione.
Ecco alcuni consigli per riconoscere un vero olio extravergine di oliva.

L’etichetta: la carta di indentità dell’olio di oliva

Il primo fattore da tenere in considerazione è l’etichetta, sia che tu decida di acquistare al supermercato che direttamente ad un frantoio. L’etichetta rappresenta infatti una descrizione dettagliata del prodotto, e soprattutto deve obbligatoriamente riportare alcune informazioni previste dai regolamenti comunitari europei.

Per legge l’etichetta deve mostrare:

  • Nome del prodotto, ovvero la marca.
  • Denominazione di vendita, ovvero la tipologia di prodotto (es. olio extravergine di oliva)
  • Volume nominale, ovvero la quantità di prodotto
  • Data di scadenza

Altri elementi fondamentali sono poi:

  • Logo UE, a garanzia di prodotti alimentari biologici in imballaggio preconfezionato ottenuti nella Comunità, e quindi regolati dalla normativa UE relativa ai prodotti bio.
  • Indicazione obbligatoria “Olio di categoria superiore ottenuto direttamente dalle olive e unicamente mediante procedimenti meccanici” (Reg. Ce 1019/2002)
  • Origine regionale obbligatoria secondo quanto stabilito dal Reg. Ce 182/09. L’origine regionale può inoltre indicare una denominazione di origine protetta DOP o un’identificazione geografia protetta IGP, secondo il Reg. Ce 1019/2002.

Per olio extravergine biologico:

  • Dicitura “eco”, “bio”.
  • Eventuali diciture come spremitura a freddo o “estrazione a freddo”, corrispondenti per legge ai reali processi di produzione impiegati.
  • Eventuali indicazioni relative all’acidità massima, ma solo se accompagnate dalle indicazioni (riportate in caratteri della stessa grandezza) relative all’indice dei perossidi, del tenore di cere e dell’assorbimento ultravioletto.

Secondo il Reg. Ce 1019/2002 poi “le indicazioni che figurano sull’etichetta non devono indurre in errore l’acquirente, soprattutto per quanto riguarda le caratteristiche dell’olio d’oliva in questione, attribuendogli proprietà che non possiede o presentando come specifiche di quell’olio proprietà che sono comuni alla maggior parte degli oli”.

I parametri generali di un olio extravergine di oliva di qualità

Secondo il regolamento di esecuzione (UE) n.29/2012 relativo alle norme di commercializzazione dell’olio d’oliva, “si definisce olio di oliva l’olio contenente esclusivamente oli d’oliva che hanno subito un processo di raffinazione e di oli ottenuti direttamente dalle olive. L’acidità libera espressa in acido oleico non può eccedere 1,0 g per 100 g e le altre caratteristiche sono conformi a quelle previste per questa categoria”.

Vediamo ora quali sono i parametri generali di un olio extravergine di oliva di qualità:

parametri classificazione olio extravergine di oliva

I parametri ed i valori appena citati sono previsti dalla normativa comunitaria (Reg. CEE 2568/91 e successive modifiche).

Dove acquistare? Scaffale o frantoio?

Per scoprire e assaporare un vero olio extravergine di qualità, il consiglio è quello di rivolgersi ai produttori di olio locali, saranno felicissimi di farti assaggiare l’aroma del vero olio extravergine prodotto con attenzione e cura.
Non accade di rado purtroppo che vengano immessi nel commercio oli mischiati ad altri tipi di oli di qualità inferiore o peggio ancora “raffinati” con procedimenti chimici.

Ciò solitamente non accade nei frantoi. C’è chi acquista, ad esempio, l’olio appena dopo la spremitura assistendo personalmente al miracolo della trasformazione.

Il nostro consiglio per la scelta e l’acquisto di un olio di oliva di qualità è di diffidare dagli oli low cost: un olio extravergine venduto ad un prezzo stracciato solitamente è sinonimo di scarsa qualità.

E tu dove acquisti di solito il tuo olio extravergine?
Raccontaci la tua esperienza!

A cura di Dajana Mangherini, laureata in scienze della mediazione linguistica per il marketing, la pubblicità e le relazioni pubbliche.

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