La coltivazione della pianta dell’ulivo: potatura, alternanza di produzione e sistemi di allevamento
Potatura, alternanza di produzione e sistemi di allevamento della pianta dell’ulivo. Tutto quello che c’è da sapere sulla coltivazione della pianta dell’ulivo.
La potatura dell’ulivo
La potatura permette di asportare, con appositi strumenti da taglio, i rami per rinnovare e favorire lo sviluppo delle branche fruttifere della pianta, di intervenire modellando la forma della pianta per regolarne la crescita ed il portamento anche in base ad esigenze colturali e di distribuire in modo omogeneo e corretto l’illuminazione sulle varie parti della chioma.
Scopo di tutti questi interventi è favorire la produttività ed aumentarla in rapporto equilibrato allo sviluppo annuale della pianta.
L’alternanza di produzione delle olive
Nell’olivo, generalmente, a un’annata con produzione abbondante (di carica) ne segue una con produzione scarsa (di scarica). Questo fenomeno, detto alternanza di produzione, talvolta si ripete per vari anni consecutivi con una relativa costanza ed è determinato geneticamente, anche se la sua intensità è influenzata dalla varietà,dalla quantita di fruttificazione dell’ annata precedente e dalle condizioni ambientali e colturali.
L’alternanza si verifica in condizioni di coltivazione sia estensive sia intensive, infatti l’irrigazione e la concimazione aumentano notevolmente il livello medio di produzione, ma non eliminano l’alternanza che, comunque, si instaura su maggiori livelli produttivi. Il rapporto tra vigore vegetativo e produzione spiega in parte la scarsa alternanza negli alberi giovani. Mentre la raccolta tardiva può contibuire ad accentuare l’alternanza, per contrastarla si potrebbe attuare una potatura energetica prima dell’anno di carica.
Per le olive da tavola anche il diradamento dei giovani frutti negli anni di carica può essere un deterrente.
Le forme di allevamento della pianta dell’ulivo
Sono differenti i sistemi di allevamento dell’ulivo e cambiano da zona a zona, da varietà a varietà ma, soprattutto, in funzione del tipo di raccolta da praticare. Non si deve dimenticare, comunque, che l’olivo è una pianta mediterranea. Come tale essa ha bisogno di molta luce e aria e ha bisogno della maggior massa di foglie per dare buoni risultati produttivi, che produce su rami di un anno compiuto, da rinnovare annualmente, evitando, allo stesso tempo, gli ombreggiamenti che hanno effetti sensibili e negativi sui risultati produttivi ed economici della coltura.
Tra le forme di allevamento basse ricordiamo: la palmetta libera, il vaso cespugliato, il cespuglio allargato lungo il filare (ellittico) o espanso (circolare), il monocono o il cordone, il siepone.
Queste forme tendono a realizzare una massa continua di vegetazione lungo il filare alta fino a 4 metri.
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