L’olio extra vergine contro il cancro al seno
L’ olio extra vergine di oliva, un ingrediente che usiamo nella cucina di ogni giorno potrebbe essere la chiave di svolta per eliminare il gene del cancro al seno.
Delle sostanze chimiche identificate nell’ olio di oliva extravergine potrebbero spiegare il legame apparente tra una dieta mediterranea ricca diolio di oliva e la riduzione del rischio di tumore al seno.
La lotta ai tumori comincia quindi a tavola. E il menu’ degli alimenti con proprietà anti-cancro si allunga ancora: olio di oliva, ma anche fagioli e ceci. Lo rivela una sperimentazione di biologia molecolare dell’Università di Firenze. Il tumore al seno purtroppo è una realtà che colpisce una donna su otto nei soli Stati Uniti. E’ la causa principale di morte femminile, seguito dal tumore ai polmoni.
Ogni anno sono stati stimati 182.460 nuovi casi di tumore al seno invasivo, insieme a 67.770 di casi di cancro non invasivo. Tuttavia, approssimativamente 2.5 milioni di donne negli Stati Uniti sono sopravvissute al tumore al seno.
La cura: la dieta mediterranea
La dieta mediterranea ricca di olio di oliva protegge contro il cancro al seno. Lo ha stabilito uno studio che ha appurato come l’olio di oliva extravergine contenga sostanze chimiche capaci di innescare un processo di autodistruzione delle cellule tumorali del cancro al seno. Una attuale ricerca ha evidenziato come una dieta corretta aiuti a eliminare il 25% dei tumori e soprattutto l’utilizzo dell’olio di oliva sia un importante coadiuvante di alcuni processi che possono inibire l’insorgenza del cancro, oltre ad essere di aiuto alla prevenzione. Nel 20% dei tumori alla mammella è espresso l’HER2, un recettore della crescita che stimola la cellula cancerosa a proliferare, è appurato come l’olio di oliva inibisca l’iperespressione, ovvero l’eccesso di questo recettore, che favorisce il processo di cancerogenesi.
L’olio di oliva extravergine, prodotto dalla spremitura senza l’aggiunta di sostanze chimiche o trattamenti a caldo, contiene sostanze fitochimiche preziose che nel processo di raffinazione vengono disperse. Alcuni ricercatori spagnoli hanno condotto una ricerca, pubblicata nel numero attuale di BMC Cancer, in cui hanno separato l’olio di oliva extravergine in frazioni e lo hanno testato, in laboratorio, contro le cellule cancerogene del seno. Da queste sperimentazioni è emerso che che le frazioni contenenti maggiori polifenoli fitochimici inibiscono in modo efficace il gene del tumore al seno, il famoso HER2.
L’azione antiossidante dell’olio extra vergine
La ricerca dell’Istituto catalano di oncologia secondo cui nell’olio d’oliva piu’ puro sono presenti due tipi di polifenoli fitochimici dotati di azione antiossidante, protettivi contro queste forme di tumore. Si tratta dei ‘lignani’ e dei ‘secoiridoidi’ che agiscono in modo simile ad un farmaco – l’Herceptin – capace di inibire l’attivita’ della proteina HER2. Lignani e secoirididi sono presenti pero’ solo nell’olio di oliva migliore, quello ottenuto con la cosiddetta ‘spremitura a freddo’, che, effettuata senza generare calore, preserva questi polifenoli. La ricerca evidenzia che le sostanze chimiche naturalmente anticancerogene trovate nell’olio di oliva potrebbero essere la base per la messa a punto di una nuova classe di antitumorali, concentrando lignani e secoirodoidi.
I ricercatori invitano comunque alla prudenza perche’ “le due sostanze fitochimiche mostrano effettivamente alte capacita’ tumoricide nelle colture di cellule tumorali ma in concentrazioni che difficilmente possono essere raggiunte nel normale consumo dell’olio d’oliva”, ha chiarito Memendez sulla rivista BMC Cancer.
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