Il 2016 è stato l’anno delle contraffazioni dell’olio. Ecco perchè!

contraffazioni olio 2016

I prezzi dell’olio nel 2016 sono alle stelle e i rivenditori non sono in grado di soddisfare un mercato “abituato” ai 4-5€/litro. Il 2016 sarà quindi l’anno delle contraffazioni, con danni all’economia dell’olio, ai produttori onesti e agli ignari acquirenti che credono di aver fatto l’affare dell’anno.

Nel precedente post abbiamo spiegato perchè l’olio non può essere commercializzato a meno di 9€ al litro. Un olio “svenduto” a meno di 9€ al litro non è un vero extra vergine!

Ci sono troppe componenti che incidono sul costo, in particolare la resa bassa (quest’anno 10 litri a quintale) che fa lievitare il prezzo in modo anomalo rispetto agli anni precedenti. Resta un dato di fatto: il produttore onesto non può che commercializzare il suo prodotto al vero prezzo, quello onesto, in cambio dell’eccellenza del Made in Italy.

Ma veniamo al dunque. Gli acquirenti ignari potrebbero trovarsi nella situazione di acquistare un olio a prezzi fuori mercato. Hanno fatto un affare?

Non ho olive, sono disperato… ma va bene lo stesso

Adesso ti racconto una storia. Quest’anno, come è noto, la produzione di olive in Italia è calata di circa il 48%. Non ci sono olive.

Questo sito web, in collaborazione con un nostro partner frantoio e centro di raccolta vende olive online. Da fine luglio 2016 ad oggi sono pervenute richieste di acquisto olive da tutta Italia per un totale di circa 6000 quintali di olive. Hai letto bene: 6000 quintali di olive. I potenziali acquirenti? Privati con l’idea del risparmio e i frantoi con l’obiettivo di trasformare in olio le olive acquistate per la successiva “ri-svendita”.

Sono pervenute richieste dalla Sicilia, Calabria, Campania, Liguria, Toscana, Lazio, Abruzzo, Molise… insomma dalle principali regioni rinomate per l’alta produzione di olive.

Il risultato della vendita? Poco o niente!

Sai perchè? Semplice: perchè la resa è troppo bassa e i potenziali acquirenti non sarebbero stati in grado di produrre un olio da commercializzare a 4-5€ al litro. Nessuno di loro ha badato alla qualità e a rivalutare il prezzo dell’olio. Qualcuno ha chiesto addirittura di acquistare olive scadenti, raccolte per terra pur di mantenere i prezzi al ribasso. L’unica obiettivo deleterio era (ed è) quello di produrre un qualcosa giallo o verde che avesse le sembianze dell’olio. Un olio da ri-svendere.

Il fenomeno della contraffazione è in agguato

Questa storia ci insegna che il fenomeno della contraffazione è in agguato. I commercianti devono produrre un qualcosa che “somigli” al vero olio extra vergine 100% italiano per commercializzarlo ai proibitivi prezzi del grossista o dello scaffale del supermercato.

Ecco i possibili scenari:

  • introduzione in Italia di olive straniere
  • produzione di olio deodorato (manipolazione di oli vergini)
  • miscelazione di oli di categorie e qualità diverse

Tutto a danno dei produttori onesti e dei consumatori ignari.

Un consiglio: non fidarti di un olio extra vergine che costa poco. Non è extra vergine!

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