Olio denocciolato: come si ottiene e quali sono le sue proprietà?

cosa è l'olio di oliva denocciolato

La produzione di olio denocciolato è molto antica e veniva eseguita mediante la molitura delle olive già prive di nocciolo. Questo olio vanta delle proprietà organolettiche superiori e un livello di acidità inferiore rispetto al normale olio extravergine di oliva.

Proprietà dell’olio denocciolato

L’olio denocciolato è un prodotto noto per la sua eccezionale qualità. Grazie al processo di separazione della polpa dalle olive vengono eliminate le sostanze tanniche tipiche del nocciolo. Da tale processo è possibile quindi ottenere un olio extravergine di qualità immancabile nella propria cucina e dal sapore leggero. È particolarmente indicato per le cotture a vapore di pesce e verdure, poiché anche nei piatti la sua consistenza resta intatta. L’olio denocciolato e le sue proprietà sono fonte di numerosi benefici per la salute, infatti vi è una quantità maggiore di sostanze antiossidanti mentre è ridotta la presenza di acidi polinsaturi fino a rivelarsi un prodotto meno acido e più resistente all’ossidazione. Il sapore è più dolce e il retrogusto di amaro e di legno caratteristico del comune olio extravergine d’oliva è meno intenso. Basterà degustarlo per notare sin da subito un gusto fruttato associato a note aromatiche di erba fresca. Inoltre non è da sottovalutare il livello di micro particelle presenti al suo interno che lo rendono un prodotto maggiormente equilibrato e caratterizzato da un’alta quantità di sostanze aromatiche.
L’olio denocciolato e le sue qualità garantiscono anche una migliore durabilità nel tempo grazie appunto ad una resistenza superiore al processo di ossidazione. Da numerose ricerche è emerso che la qualità degli oli estratti da paste di olive denocciolate è maggiore rispetto ai prodotti che vengono lavorati da frutti interi. Per questo motivo l’olio denocciolato è ormai diventato un vero e proprio alimento indispensabile sulla base di un sano regime alimentare.

Come si ottiene l’olio denocciolato

L’olio denocciolato vanta una lunga storia, tanto che la sua produzione è risalente persino all’epoca romana. Fu proprio in questo periodo che si iniziò ad eseguire il processo di molitura delle olive senza il nocciolo. Al giorno d’oggi le olive vengono denocciolate grazie all’utilizzo di macchinari specifici e la denocciolatura viene eseguita dopo il lavaggio, prima della fase di gramolatura. Si ottengono quindi prodotti d’eccellenza, soprattutto per quanto riguarda uno dei territori tipici di questa produzione, ovvero la Puglia. L’olio denocciolato della Puglia infatti viene realizzato al fine di ottenere un olio dalle straordinarie proprietà mediante l’utilizzo di olive di alta qualità che vengono sottoposte ad un processo di estrazione costante, in modo tale che le fasi di raccolta e molitura non siano prolungate. La denocciolatura si ottiene dunque separando la polpa delle olive dal nocciolo prima di proseguire con il processo di frangitura, privando così il prodotto di sostanze tanniche.
Fino ai tempi odierni i riscontri ottenuti da questa produzione sono più che positivi, soprattutto grazie alle tecnologie moderne che hanno permesso di raggiungere ulteriori progressi anche per quanto riguarda la bontà del prodotto. Occorre inoltre considerare che questi sviluppi scaturiscono da varie analisi di estrazione dalle paste snocciolate al fine di ridurre il deterioramento dei trigliceridi, per questo motivo vengono effettuate sempre nuove sperimentazioni sulla base di un’evoluzione continuativa.
L’olio denocciolato è ormai un prodotto fortemente apprezzato e ricercato dai consumatori, motivo per cui molte aziende hanno scelto di seguire questo percorso in modo estremamente attento ed accurato, al fine di ottenere un alimento sano e dalle qualità eccezionali grazie ai molteplici effetti positivi riscontrati sia in ambito scientifico che economico.
D’altronde basti pensare che quando si consuma un frutto, come ad esempio una pesca o un’albicocca, si mangia tutto ad esclusione del nocciolo che viene buttavo via. Pertanto lo stesso dovrebbe avvenire per l’olio extravergine, in quanto il nocciolo è ricco di enzimi che causano a loro volta dei meccanismi metabolici differenti e quando entrano in contatto con l’olio durante la fase di frangitura provocano ulteriori effetti che vanno ad incidere sulle proprietà del prodotto nel tempo.

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