Effetto degli antiossidanti dell’olio extravergine di oliva

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Lo stress ossidativo può giocare un ruolo determinante nell’insorgenza di diverse malattie croniche come le patologie cardiocoronariche e il cancro. La possibilità che antiossidanti alimentare, come quelli presenti nell’olio di oliva, svolgano un’azione protettiva nei confronti dell’ossidazione delle lipoproteine a bassa densità ha dato inizio a una serie di studi epidemologici e di interventi sanitari.

La vitamina E (alfa-tocoferolo)

Alcuni studi epidemiologici hanno dimostrato che dosi elevate di vitamina E, assunte per un periodo di almeno due anni, riducono significativamente il rischio da malattie cardiocoronariche (31-65%); è stato inoltre dimostrato che l’aggiunta di vitamina E determina un aumento dell’alfa-tocoferolo sia nel plasma che nelle lipoproteine a bassa densità, le quali risultano anche più resistenti all’ossidazione in vitro. Si è poi osservato che esiste un rapporto direttamente proporzionale fra il livello di resistenza di tali particelle e il dosaggio di vitamina assunto. La resistenza all’ossidazione è più elevata anche in individui che non assumono quantità supplementari di vitamina, ma che presentano livelli plasmatici di tocoferolo più elevati, rispetto ai soggetti con livelli basali inferiori.

I componenti fenolici

I fenoli semplici e gli acidi fenolici, come ad esempio i flavonoidi, riescono ad eliminare e detossificare i radicali liberi e le lipoproteine a bassa densità più resistenti all’ossidazione nonchè ad inibire la perossidazione lipidica. I composti fenolici hanno anche un effetto antifiammatorio e antiemorragico.

Articolo tratto da Analisi sensoriali “come riconoscere le qualità degli oli extravergine di oliva”

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