Cosa si intende per olio di oliva Blend?
Le origini dell’olio d’oliva, vanno ricercate nel 4000 a.c., quando le popolazioni del Vicino Oriente e dell’Asia Settentrionale riconobbero nel suo frutto, la vasta duttilità nel settore alimentare e medico. Nel 2500 a.c. saranno i greci a introdurre l’olio d’oliva nelle zone del Mediterraneo. Nel periodo rinascimentale che si colloca nel palinsesto storico tra il XIV e XVI secolo, l’Italia diverrà protagonista memorabile nel campo dell’olio d’oliva, come la nazione maggior produttrice di olio di oliva al mondo.
Oggi ad una cultura Monocultivar dell’olio extravergine, si affianca o contrappone il Blend dell’olio d’oliva.
Differenza tra Monocultivar e Blend di olio d’oliva
Per secoli siamo stati abituati ad una cultura dell’olio di oliva Monocultivar, ovvero ad un olio extravergine 100%, un processo che vede come attore principale una sola tipologia di oliva; oggi grazie a studi approfonditi di settore e a nuove tecnologie, si aprono nuovi scenari per questo prodotto secolare, dando vita al blend olio di oliva, un’evoluzione, come lascia intuire lo stesso nome “blend di olio”, di miscelazione di estratti di oli extravergine di variegate qualità di olive; diffondendo una nuova cultura e filosofia che prende il nome di Olio Blending.
Olio Blending: la filosofia del Blend olio di oliva
L’Olio Blending è l’abilità di creare un prodotto teso a valorizzare le diverse tipologie di olive, amalgamando in modo solerte e con tecniche specifiche sapori e aromi di colture differenti; infondendo nel consumatore finale un’esperienza sensoriale sublime, che partendo da profumi e piaceri noti regala un risultato pregevole. Un lavoro di valorizzazione, che spetta agli addetti del settore che prendono il nome di Blendmasters olio.
Blandmaster Olio: chi è, quale ruolo svolge nella cultura Blend olio
Il Blendmaster olio, è una sorta di somelier dell’olio.
Il Blendmaster è un ricercatore attento, con una vasta cultura e una eccellente conoscenza di agronomia, chimica e biologia. Il suo ruolo è proprio quello di esplorare terre e sapori di diverse varietà, per trasferirli nel blend olio e regalare al consumatore finale, attraverso i sensi principalmente di olfatto e gusto, un amabile viaggio alla scoperta di nuove delizie.
La globalizzazione dell’olio extravergine blend
L’esigenza dell’olio extravergine di oliva blend, nasce dall’idea che non esiste in natura una qualità di olive migliore ed esclusiva, tutt’altro possediamo una ricchezza olivicola straordinaria, che un sagace Blendmaster olio, fondendo cultivar e ambiente di coltivazioni distinte, è in grado di dare vita ad un prodotto eccelso e affascinante con intonazioni differenti.
Volendolo parafrasare il Blend olio di oliva al settore musicale, potremmo dire che l’olio extravergine di oliva blend, è una contaminazione di generi che mescola ritmi variegati come il pop, la classica e il jazz, comunicando a chi lo sceglie, un’attrazione singolare, senza eludere l’aspetto costruttivo che può conferire sul mercato, in un mondo sempre più globalizzato.
E tu hai mai provato un olio evo blend?
A cura di Alessia Maria Clemente, laureata in Management e Comunicazione di Impresa.
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