Le cultivar di olivo più diffuse della provincia di Foggia
La pianta dell’olivo presenta una grande capacità di adattamento alle differenti situazioni pedoclimatiche. Vediamo quali sono le cultiva più diffuse della provincia di Foggia.
L’evoluzione delle diverse cultivar presenti nel panorama olivicolo della Daunia si deve in parte all’azione svolta dai fattori climatici, che nel tempo hanno favorito l’adattamento delle piante al microclima del territorio, ed in parte all’ opera di selezione svolta nei secoli degli olivicoltori che, pazientemente, hanno selezionato e propagato le varietà che meglio rispondevano alle esigenze del tempo.
La biodiversità dal punto di vista genetico è, pertanto, un patrimonio tipico di ciascuna area olivicola meritevole di essere recuperato tutelato e caratterizzato anche in termini agronomici; questo risulta fondamentale per la valorizzazione di questo importante comparto produttivo.
L’assortimento varietale dell’0livicoltura foggiana risente della concentrazione della coltura in isole diverse scarsamente comunicanti tra loro. La cultivar maggiormente diffusa è la Coratina che caratterizza soprattutto gli uliveti di pianura dell’area del Basso Tavoliere (Cerignola, San Ferdinando di Puglia, Trinitapoli, eccetera) e in parte del Subappennino meridionale e centrale. Seguono la Peranzana (sinonimo Provenzale), diffusa nella metà settentrionale della provincia di Foggia, la Rotondella (di probabile origine campana) che caratterizza essenzialmente l’olivicoltura del Subappennino Dauno e funge da impollinatore per la Peranzana. L’altra grande varietà l’Ogliarola Garganica, diffusa prevalentemente nel territorio del Parco Nazionale del Gargano.
La varietà Coratina è caratterizzata dall’ avere una maggiore predisposizione al fenomeno dell’alternanza anche se presenta una media resistenza alle avversità climatiche (freddo) e parassitarie; la resa di olio è medio-alta. Per quanto concerne le caratteristiche organolettiche, gli oli di coratina si distinguono per il fruttato netto e il classico retro gusto di amaro.
La Peranzana presenta una media resistenza alle avversità climatiche freddo e parassitarie, una costanza produttiva, una bassa resa in olio anche se le qualità organolettiche ,come è noto, risultano eccellenti.
La varietà Ogliarola è caratterizzata dall’avere una maggiore percentuale di olio nella drupa e al contempo una maggiore predisposizione al fenomeno dell’alternanza.
Sul territorio sono presenti anche altre cultivar di olivo che rappresentano tuttavia una parte marginale del panorama varietale della Daunia in quanto utilizzate prevalentemente come impollinatori. Si tratta di varietà non autoctone da olio come Leccino, Frantoio, Picholine e altre minori.
Olivicoltore di fronte alla scelta varietale per un nuovo impianto non potrà esimersi dal valutare il tipo di cultivar da impiantare, considerata l’importanza che questo aspetto assume dal punto di vista agronomico (capacità di adattarsi ad un particolare ambiente pedoclimatico) qualitativo (caratteristiche dell’olio prodotto) ed economico (tipicità del prodotto e interventi colturali).
Sulla base di questi criteri, le varietà da preferire sono quelle che prendono i requisiti di resistenza alle avversità climatiche sensibilità ridotta ai parassiti e di rusticità.
In provincia di Foggia sono coltivati circa 15 varietà quasi tutti di origine autoctona o presenti nel territorio già da diversi secoli.
A tal proposito si ricorda che per alcune di queste sono stati attribuiti appellativi locali non avendo ancora disponibile uno studio del Germoplasma che diventerebbe un indispensabile strumento per identificare e catalogare, in funzione delle caratteristiche genetiche botaniche e merceologiche, le varietà più importanti e quelle cosiddette tipiche autoctone del territorio al fine di poter realizzare un programma di tutela e valorizzazione del patrimonio olivicolo della Daunia.
Riferimento: Dall’Olivo all’Olio Guida Tecnica e Metodi da Agricoltura Biologica a cura di area tecnica APROL.
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