Olio di Oliva e Olio di Colza: cosa li differenzia e perché c’è un dibattito aperto

Olio di Oliva e Olio di Colza: cosa li differenzia e perché c’è un dibattito aperto

Chi ha mai visto, su un bancone del supermercato, l’olio di colza vicinissimo all’Olio Extravergine di Oliva? Beh, nessuno! Almeno non in un negozio italiano. Perché è così dibattuto? Perché ha la fama di essere un olio scadente? Non ci resta che scoprirlo!

L’Olio di Colza nemico delle nostre tavole

L’olio di colza viene estratto dai semi dell’omonima pianta ed è un olio vegetale molto dibattuto, soprattutto in Italia che lo elimina o tende a farlo dall’alimentazione domestica, cosa che non avviene con olii di altre origini vegetali.

È un prodotto utilizzato in diversi ambiti ed il suo valore di mercato è molto buono ma nel settore alimentare è oggetto di numerose critiche e controversie proprio a causa dell’acido erucico.
Ed è proprio questo il grande problema. L’acido erucico è stato oggetto di studi nel corso degli anni ’70 quando diverse ricerche scientifiche condotte su giovani animali mammiferi ne sancirono la tossicità a dosaggi alti.
Nello specifici venne dimostrato come questo fosse cardiotossico proprio a causa di un aumento di depositi lipidici nel cuore.

Un po’ come l’olio di palma, quello di colza è stato per lungo tempo, e lo è ancora, al centro di dibattiti che dividono l’opinione pubblica. Fa male oppure no?
Nell’industria alimentare, soprattutto in Germania, Francia Belgio, Olanda, Pianura padana, Canada e Cina, è un ingrediente abbastanza utilizzato.
Nel 2010 la produzione di olio di colza era, su scala globale, seconda solo all’olio di palma e a quello Extravergine di Oliva.
Anche se la composizione acidica è simile a quella dell’olio di oliva, è sempre stato usato per altri scopi al di fuori del campo alimentare:

  • XII secondo usato per illuminare le strade del Nord Europa
  • 1800 come combustibile per le prime automobili (c’è chi ancora oggi ne propone l’uso per le moderne auto)

Per ovviare al problema relativo all’acido erucico è stato messo a punto l’olio di canola con un contenuto di acido più basso rispetto a quello di colza.
Dobbiamo tener conto, però, di un aspetto importante in tutta questa vicenda, l’olio di colza proviene nella stragrande maggioranza dei casi da produzioni OGM.
Questo è un forte punto a sfavore riguardo l’intera vicenda.
È un prodotto geneticamente modificato ed è uno dei più presenti sul mercato provocando, però, morte di milioni e milioni di api a causa di un gene marcatore usato durante i trattamenti.

Gli oppositori, grazie alle loro numerose battaglie, ci hanno messo in allarme: questo gene si trasferisce nei batteri che colonizzano il sistema digerente delle api alternando così la flora batterica e provocandone la morte.

Nel 2007 la CE (Commissione Europea) ha autorizzato due varietà di Colza OGM:

  • per l’alimentazione del bestiame
  • per scopi industriali

Molti sono gli alimenti in cui è presente e la maggior parte appartiene alla cerchia dei preconfezionati:

  • Salse dei fast-food
  • Biscotti
  • Brodi
  • Zuppe
  • Dolci
  • Creme spalmabili
  • Torte
  • Grissini
  • Piatti pronti surgelati
  • Conserve di pesce e ortaggi
  • Margarina

Spesso si nasconde dietro la dicitura “oli vegetali” come il caso della margarina o nel gergo più moderno, coniato dal Canada, canola oil.
In Francia è possibile trovare tra gli scaffali dei supermercati prodotti alimentari che hanno sostituito l’olio di palma con quello di colza. In Germania, ad esempio, è un olio economico e viene impiegato nelle aziende alimentari per qui cibi che richiedono l’impiego di oli vegetali ma anche nel settore della ristorazione come olio di frittura.

Rispetto al nostro Olio Extravergine di Oliva, non è spremuto a freddo ma viene ottenuto tramite laboriosi processi di raffinazione con l’aiuto di coloranti e solventi. Viene addirittura decolarato e deodorizzato.

Sulle etichette alimentari è molto difficile trovarne la dicitura. Se volete evitarlo, state molto attenti alla dicitura generale di “oli vegetali” sulle confezioni.

In Italia e in tutta Europa il caso è preso con molta attenzione mentre negli Stati Uniti il suo utilizzo come olio alimentare è quasi quotidiano. Ricordiamo che gli Usa sono una popolazione a favore dell’uso di olio colza.
Ritengono che questo sia ricco di Omega 3 con effetti antinfiammatori.
Chi avrà ragione?

Beh, noi siamo convinti che l’unico olio al mondo sia l’Olio Extravergine di Oliva: nutraceutico, salutare, ottimo come condimento e buono su qualsiasi piatto.

Diffidate da altri oli. Solo quello Evo è l’unico ad arricchire il nostro organismo e a mantenerlo in salute grazie alle sue caratteristiche e a quel pizzico di genuinità e gusto che non mancano mai.

A cura di Anna Angeloro.
Appassionata di scrittura, laureata in lettere e beni culturali.

1 commento
  1. Giovanni Protano
    Giovanni Protano dice:

    Mi dispiace ma questa è disinformazione, l’olio di colza è un’ottima alternativa all’olio di oliva,in Italia si tende a demonizzarlo per ovvii motivi commerciali,nel senso che ,visto il costo minore dell’olio extra vergine di Oliva, peraltro ingiustificato,se lo si portasse a conoscenza dei suoi effetti benefici,sarebbe il crollo economico per l’olio di oliva..con questo non voglio dire che sia migliore,l’olio di colza,ma ci sono olii di oliva che hanno un prezzo altissimo ingiustificato..in altri paesi europei l’olio di colza viene usato quotidianamente,anche perché il prezzo di quello di oliva italiano è diventato esagerato, preferiscono comprare quello spagnolo,che in tanti casi,supera quello nostrano per sapore e qualità

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