Oleocantale: le proprietà antinfiammatorie dell’olio di oliva

olio e salute

Gli studi più recenti hanno dimostrato che gli effetti benefici dell’olio d’oliva per la salute non sono dovuti semplicemente all’azione del suo componente principale, l’acido oleico, bensì alle proprietà salutari del “fitocomplesso” in quanto tale, per la compresenza in esso di tutta quella serie di componenti “minori”, sopradescritte, che costituiscono la cosiddetta “frazione saponificabile” dell’olio extravergine di oliva.

Le capacità dell’olio simili a Ibuprofene

Capacità antinfiammatorie dell’olioRecenti studi, condotti soprattutto negli Stati Uniti, hanno scoperto anche attività antinfiammatorie, antiaggreganti ed analgesiche del fitocomplesso olivicolo. Secondo gli esperti del Monell Chemical Senses Center, l’olio extravergine d’oliva contiene Oleocantale, una sostanza dalle capacità analgesiche e antinfiammatorie simili a quelle dell’ibuprofene, che si usa nella pratica medica come antiaggregante piastrinico per migliorare la circolazione ematica. Si tratta dell’aldeide che causa il tipico “pizzicore” alla gola che si prova ingerendo dell’olio extravergine d’oliva, del tutto simile a quello provocato dall’ibuprofene. Gary Beauchamp e Paul Breslin hanno pubblicato su Nature uno studio che ha evidenziato gli effetti sull’organismo molto simili. Agendo sull’enzima responsabile dell’infiammazione, l’oleocantale sarebbe capace di alleviare il dolore. Per quanto riguarda “il dosaggio”, hanno dichiarato che occorrerebbe ingerire 500 grammi di olio d’oliva per ottenere gli stessi effetti analgesici della dose di ibuprofene consigliata per gli adulti. Ciò significa che assumere olio d’oliva non basta a sostituire l’ibuprofene, ma un uso prolungato del condimento principale della dieta mediterranea può avere effetti positivi sull’organismo. A tal proposito la Food and Drug Administration ha autorizzato le campagne che indicano l’olio d’oliva capace di ridurre il rischio di disturbi alle coronarie. A tal proposito recenti studi epidemiologici hanno apportato nuove conferme alla teoria che l’olio extra vergine può avere benefici effetti contro numerose patologi, anche il tipo degenerativo.

L’olio per la cura dell’Alzheimer

A testimoniare la continua attenzione della comunità scientifica internazionale sui benefici effetti dell’olio d’oliva, pochi giorni fa il National Istitutes of Health ha sostenuto che l’olio extra vergine d’oliva, e in particolare proprio un suo componente, il suddescritto oleocantale, proteggerebbe anche dal morbo di Alzheimer. Nel nuovo studio statunitense, del National Istitute of General Medical Sciences of the National Istitutes of Health, pubblicato su ACS Chemical Neuroscience, si spiega come l’olio extra vergine d’oliva potrebbe avere questi effetti protettori. Amal Kaddoumi, a capo del team di ricerca, è partito dalla considerazione che il morbo di Alzheimer colpisce circa 30 milioni di persone in tutto il mondo, ma meno nei paesi mediterranei. Secondo gli scienziati tale condizione salutistica era da attribuire soprattutto alla elevata concentrazione di grassi monoinsaturi, contenuti in elevata quantità nell’olio d’oliva. Grazie alla ricerca americana si è potuto dimostrare che l’agente effettivo della protezione poteva essere proprio un componente minore dell’olio d’oliva, vale a dire l’oleocantale. È infatti stato scoperto che questo componente, proprio e specifico dell’olio d’oliva, aiuta a diminuire l’accumulo di beta-amiloide nel cervello, ritenuta responsabile della degenerazione nervosa. Mello studio vengono descritti i processi metabolici con cui l’oleocantale esercita la sua funzione salutistica. L’esperimento, condotto su cellule celebrali in coltura di topi di laboratorio, ha mostrato che l’oleocantale stimolerebbe la produzione di due proteine enzimatiche che consentirebbero di rimuovere con maggiore efficacia e rapidità il beta amoloide dal cervello. “È ormai provato che l’olio extra vergine d’oliva, grazie all’oleocantale, ha il potenziale per ridurre i rischi di Alzheimer e altre malattie neurodegenerative associate alla demenza”.
Dalle nostra parti molti ricordano l’usanza dei vecchi contadini, al mattino, di masticare delle foglie di olivo: già da allora si intuivano le proprietà ipotensive ed antiossidanti del fitocomplesso contenuto nelle foglie, composto prevalentemente da: Oleoeuropeina – Idrossitirosolo e altri componenti fenolici – Oleaceina. All’azione di queste sostanze contenute nel fitocomplesso sono dovuti:

  1. l’effetto antischemico ed ipotensivo per la vasodilatazione coronarica e periferica;
  2. l’azione antiossidante;
  3. l’effetto ipoglicemizzante.
1 commento
  1. Giorgio De Luca
    Giorgio De Luca dice:

    Interessante, una sorta di wikipedia per l’olio! I composti fenolici dell’olio non dovrebbero essere assolutamente trascurati, così come l’oleuropeina, sono proprio quelli che rendono l’extravergine “speciale” e sano sia per il corpo che per la salute. Vi ringrazio per l’articolo, un saluto!

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