Olive Taggiasche in Salamoia: Ricetta Tradizionale Pugliese
Piccole, dalla forma allungata, con buccia molto sottile e dalle mille sfumature, le olive taggiasche sono tra le olive più singolari e dal gusto particolare che l’Italia ci offre. Ecco la ricetta tradizionale per la conservazione delle olive taggiasche in salamoia.
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Oliva taggiasca: dall’albero alla tavola
L’oliva taggiasca arrivò in Italia, nello specifico a Taggia, tra il VII ed il VIII secolo grazie ai monaci di San Colombano provenienti dal monastero provenzale di Lerins. Una pianta che nei secoli successivi si diffuse in tutta l’Italia, dal nord al sud, diventando il simbolo di quasi tutte le regioni italiane.
La sua caratteristica principale è quella di essere piccola e carnosa. L’olio ottenuto è uno tra i più conosciuti e celebri. Il suo aroma è particolarmente dolce e fruttato tant’è che la sua acidità è inferiore allo 0,5%.
I colori che caratterizzano l’oliva sono molteplici: dal verde al viola al marroncino. Il suo sapore è leggero, aromatico e molto fruttato tanto da esser proposta soprattutto come aperitivo.
Ed è per questo che è ottima per essere conservata nei mesi successivi alla raccolta attraverso la conservazione in salamoia.
Ecco la ricetta tradizionale pugliese.
Ricetta Olive Taggiasche in Salamoia
Ingredienti
- 100gr di sale per ogni litro di acqua
- Olive Taggiasche
- Acqua (sufficiente a ricoprire la quantità di olive scelta)
- Sale marino
- Timo
- Origano
- Alloro
Procedimento
- Lavare le olive in acqua fredda così da eliminare le tracce di sporco
- Immergerle in un recipiente ricolmo d’acqua per circa 10 giorni premunendoci di cambiarla almeno una volta al giorno
- Passati i giorni indicati, portare l’acqua ad ebollizione aggiungendo il sale e le spezie (timo, origano e alloro)
- Lasciar raffreddare l’acqua ed il sale sciolto
- Sterilizzare i barattoli in vetro e versarci all’interno le olive taggiasche lasciando uno spazio di 2cm circa sul bordo del vasetto
- Ricoprire i barattoli con la salamoia precedentemente preparata e raffreddata
- Richiudere i barattoli ermeticamente e conservarli in un luogo asciutto e fresco per circa 2 mesi
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A cura di Anna Angeloro.
Appassionata di scrittura, laureata in lettere e beni culturali.
Vorrei precisare che l oliva Taggiasca non è mai stata coltivata al di fuori della provincia di Imperia.
Salvo negli ultimi anni, dato il suo continuo affermarsi come regina delle olive da mensa e quindi oramai sottoposta ad ogni tipo di speculazione che ha permesso che questo frutto sia stato esportato al di fuori del proprio territorio di nascita e selezione a discapito di un intero territorio e di tutti quei piccoli produttori che l hanno conservata e coltivata fino ad oggi in Liguria in un territorio asproe difficile da coltivare che meriterebbe molto più rispetto da parte di un intero comparto agroalimentare.