La qualità dell’olio extravergine: i consumatori vogliono questo!

consumatori alla ricerca della qualità dell'olio di oliva

L’olio d’oliva è uno dei nostri prodotti più rappresentativi. L’Italia, infatti, oltre a figurare tra i principali produttori ed esportatori, è il primo paese al mondo consumatore importatore di olio di oliva. Oggi i consumatori italiani sono diventati sempre più esigenti e alla continua ricerca della qualità. Ma vediamo da cosa dipende la qualità.

Italiani esigenti alla ricerca della qualità

L’olio d’oliva rappresenta per tradizione alimentare uno dei prodotti fondamentali dell’agricoltura mediterranea, di indiscusso valore nutrizionale per la composizione chimica e le caratteristiche organolettiche, esaltate dal suo impiego come condimento.

L’olio d’oliva è uno dei nostri prodotti più rappresentativi. L’Italia, infatti, oltre a figurare tra i principali produttori ed esportatori, è il primo paese al mondo consumatore importatore di olio di oliva.

Gli italiani sono oggi diventati più esigenti sulla qualità orientandosi in particolare verso l’olio di oliva extravergine. Sapore, genuinità e salute sono i motivi di fondo della loro scelta, anche se la fiducia risposta dal consumatore nell’ extravergine non sempre viene ripagata dal prodotto posto in commercio.

In effetti la qualità di un olio di oliva dipende da molti fattori:

  • la cultivar
  • lo stato del olivo e del frutto al momento della raccolta
  • la tecnologia seguita nella produzione e nella trasformazione
  • le condizioni di conservazione

Per questo è importante approfondire i concetti di qualità e riconoscere gli elementi che la determinano il futuro dell’olio d’oliva è tutto qui nella qualità che si riuscirà a proporre ai consumatori.

Come riconoscere un olio di qualità?

Bisogna stare attenti al sapore, al colore e alla densità per essere certi si tratti di olio extra vergine d’oliva. Ce ne parla il produttore Andrea Gradassi.

L’olio nelle civiltà mediterranee

In tutte le civiltà del bacino mediterraneo, l’olivo è stato sempre più tenuto un albero sacro e l’olio estratto dei suoi frutti veniva utilizzato non solo come alimento ma anche a scopo religioso e rituale. Gli Egizi lo consideravano un tono degli dei, i Fenici lo diffusero con il loro commercio definendolo oro liquido, i greci e romani lo usavano per scopi medicamentosi e come combustibile nelle lampade votive, gli ebrei lo adoperavano per ungere il loro re, i cristiani da sempre lo impiegavano nei riti più significativi.

Le origini dell’olivo si confondono con quelle della civiltà del Mediterraneo. Sia la pianta che lo stesso olio sono stati rivestiti di una sacralità che accomuna la mitologia greca al Corano e che dalla stessa Bibbia è passata nelle pagine del Vangelo. In effetti l’olio di oliva, l’unico alimento fondamentale che derivi da un frutto, si può considerare un concentrato di ricchezza tale che agli uomini nel terzo millennio avanti Cristo doveva naturalmente sembrare avere origine divina.

Rif. L’Ulivo L’olio e la Daunia – un percorso di qualità

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