Olio extra vergine d’oliva: un “farmaco” contro diabete e arteriosclerosi
Da tempo sono conosciute le proprietà dell’olio extravergine di oliva e in particolare di quello proveniente dalla Puglia ma ora emergono novità ancora più importanti.
L’olio di oliva diminuisce la glicemia e controlla il colesterolo
La ricerca scientifica è sempre più concentrata sulla ricerca di “terapie” naturali, volte a prevenire e curare disturbi frequenti come il colesterolo e il diabete senza ricorrere a farmaci chimici che possono avere effetti collaterali.
Le importanti novità arrivano da uno studio condotto dall’Università Sapienza di Roma e pubblicato sulla rivista scientifica “Nutrition & Diabetes“. La ricerca è concentrata sulle proprietà benefiche dell’olio di oliva di cui una produzione di buona qualità arriva dalla Puglia.
Quanto emerge dallo studio permette di ipotizzare, in un futuro non lontano, un utilizzo di olio di oliva per prevenire le complicazioni dovute a colesterolo e diabete ed in particolare l’arteriosclerosi.
L’olio extravergine d’oliva di qualità, abbinato ad una salutare dieta mediterranea, sembra diminuire il picco glicemico post prandiale e il colesterolo, ciò porterebbe notevoli vantaggi perché entrambe le patologie sono potenzialmente pericolose per il sistema cardiocircolatorio.
Sintesi degli studi condotti
Lo studio è stato condotto inizialmente su 25 persone sane, di età compresa tra 26 e 40 anni. Di queste, un gruppo ha avuto, rispetto ad un normale pasto con dieta mediterranea, un supplemento di olio di oliva di 10 grammi (circa un cucchiaio abbondante), mentre un secondo gruppo non ha avuto alcun supplemento.
- Da questa prima parte è emerso che coloro che hanno assunto olio extravergine di oliva hanno un picco glicemico più basso con una riduzione di circa 20 mg (da 130 a 100).
In un secondo momento, al fine di verificare se gli effetti positivi sono riconducibili anche ad altri oli, ad un gruppo è stato dato il supplemento di olio di oliva di 10 grammi e ad un altro un supplemento di uguale misura, ma di olio di semi di mais. I pazienti nelle ore seguenti il pasto (2 ore) sono stati sottoposti a misurazione dell’indice glicemico e lipidico.
- Da questa parte della ricerca è emerso che coloro che hanno assunto olio di oliva hanno valori molto più bassi di glicemia ed insulina più alta rispetto a coloro che hanno assunto olio di semi di mais.
Gli effetti positivi sono dati anche dall’aumento dell’incretine, ormone prodotto a livello gastrointestinale responsabile della riduzione di zuccheri nel sangue. I risultati mostrano che perfino livello del colesterolo serico è più basso rispetto a quello di chi non ha assunto olio di oliva (70mg per i primi e 90mg per i secondi).
La seconda fase dello studio ha visto coinvolti pazienti diabetici e quindi già con patologia conclamata, anche su questi i risultati sono stati soddisfacenti.
La terza fase dello studio, che si concluderà molto probabilmente nel 2016, avrà come principale obiettivo mettere a punto una vera e propria terapia che permetta di tenere sotto controllo i livelli diabetici e di colesterolo attraverso l’assunzione di olio di oliva di buona qualità come ad esempio l’olio pugliese del foggiano.
Nel frattempo, anche se non è ancora pronta una terapia, il consiglio è di consumare abitualmente olio extravergine di oliva di buona qualità, abbinati ad un’alimentazione sana, in modo da prevenire l’insorgenza di diabete e colesterolo o comunque tenerli sotto controllo in modo naturale.
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