L’Olio Evo contro le Malattie Neurodegenerative
L’olio extravergine di oliva è uno degli alimenti principali della nostra Dieta Mediterranea, un modello alimentare, Patrimonio Culturale dell’Umanità per l’UNESCO, che già in diversi studi è stato associato a un ridotto rischio di demenza. I biofenoli contenuti nell’olio di oliva, ma anche nelle acque di vegetazione, si sono dimostrati utili a contrastare forti stress ossidativi nelle cellule cerebrali. Scopriamo di cosa si tratta!
Olio evo: tra virtù curative e benefici
L’Italia è il secondo produttore ed esportatore mondiale di olio d’oliva, preceduta solo dalla inarrivabile Spagna. L’olio extravergine di oliva pugliese, toscano, siciliano, campano e calabrese è un’eccellenza riconosciuta a livello mondiale, apprezzata sia per la qualità grazie all’aroma intenso e sia per gli infiniti benefici che il suo consumo regolare procura alla salute.
Le proprietà organolettiche dell’olio extravergine (l’olio con un tasso di acidità non superiore allo 0,8% e ottenuto tramite estrazione meccanica a freddo) sono tali da rendere il prodotto un esempio di perfezione alimentare e che svolge un ruolo fondamentale per ciò che riguarda la prevenzione.
Le virtù curative e benefiche dell’olio d’oliva sono note da secoli: già nel 400 a.C. il padre della medicina Ippocrate da Cos lo definiva “la medicina migliore” e più volte nelle opere di Omero viene descritto come “il liquido d’oro“.
E’ un’importantissimo alimento dal punto di vista della nostra salute. Infatti previene:
- Colesterolo e patologie cardiache: la presenza di fitosteroli nell’olio permette di ridurre notevolmente la presenza di colesterolo cattivo (LDL) nel sangue, favorendo al contempo la presenza di colesterolo buono (HDL)
- Diabete: la composizione biochimica dell’olio di oliva, ricca di acidi grassi monoinsaturi, permette di dimezzare il rischio di contrarre il diabete di tipo 2
- Antitumorale: esiste una correlazione diretta tra consumo di extravergine e alcune tipologie di tumore, in particolare quello al seno
- Prevenzione di artriti e osteoporosi: il consumo di olio di oliva permette un rapido assorbimento di calcio, che a sua volta previene l’osteoporosi. I polifenoli, inoltre, riducono la comparsa di artriti reumatoidi
- Depressione: gli acidi grassi presenti nell’olio di oliva permettono la prevenzione della depressione o il suo notevolmente abbassamento di incidenza
- Malattie neurodegenerative: giova alle cellule cerebrali, ritardandone l’invecchiamento e favorendo la prevenzione di patologie neurodegenerative quali Alzheimer.
Malattie neurodegenerative: come prevenirle con Olio Evo
L’estratto derivato dalle olive può fornire protezione contro le malattie neurodegenerative come il morbo di Alzheimer, secondo uno studio pubblicato sul “Journal of Agricultural and Food Chemistry“.
Alcuni ricercatori hanno esaminato l’effetto dell’antiossidante noto come idrossitirosolo, che è stato dimostrato avere rilevanti effetti positivi per la salute tra i quali:
- la riduzione del colesterolo
- la prevenzione del cancro
L’olio extravergine di oliva protegge il nostro cervello, aiutandolo a eliminare scorie molto pericolose cercando di evitare l’aumento del rischio di Alzheimer e altre malattie neurodegenerative.
La stessa Dieta Mediterranea allunga la vita e protegge da diverse malattie, inclusa la demenza. In particolare, secondo alcuni ricercatori americani della Temple University di Philadelphia guidati dall’italiano Domenico Praticò il consumo costante di olio evo, componente fondamentale della dieta mediterranea insieme a cereali, verdura, frutta, pesce e (in minor misura) carne, mette al riparo dal declino cognitivo.
Lo studio, condotto su animali, è stato pubblicato su Annals of Clinical and Translational Neurology.
In particolare l’Olio Evo aiuta a mantenere salde memoria e capacità di apprendimento. Inoltre riduce la formazione di placche beta-amiloidi (accumuli di proteina precursore della beta-amiloide) e grovigli neurofibrillari (reti formate da filamenti di proteina tau fosforilata all’interno dei neuroni), due marcatori tipici del morbo di Alzheimer.
Gli sceinziati hanno utilizzato cavie da laboratorio geneticamente modificate per sviluppare caratteristiche chiave dell’Alzheimer:
- compromissione della memoria
- comparsa di placche senili
- ammassi neurofibrillari
Sono stati creati due gruppi di topi, al primo è stata somministrata una dieta comune, al secondo un’altra arricchita di olio extravergine. Anche se a un primo sguardo non era apparsa alcuna differenza fra i due gruppi di roditori, nel giro di 9-12 mesi gli effetti erano ben visibili.
I topi cui era stato assegnato l’olio d’oliva avevano ottenuto risultati molto migliori nei test della memoria e nelle abilità di apprendimento. L’esame istologico condotto sul tessuto cerebrale ha inoltre evidenziato un’integrità sinaptica migliore e una riduzione dei livelli di placche amiloidi e proteina tau. In pratica, l’olio di oliva avrebbe protetto questi animali dalle conseguenze della neurodegenerazione.
“Questa è una scoperta eccitante per noi – ha sottolineato Domenico Praticò, coordinatore dello studio – Grazie all’attivazione dell’autofagia, la memoria e l’integrità sinaptica sono state conservate, e gli effetti patologici negli animali destinati a sviluppare la malattia di Alzheimer sono stati significativamente ridotti. Si tratta di una scoperta molto importante, dal momento che abbiamo il sospetto che una riduzione dell’autofagia segni l’inizio del morbo di Alzheimer”.
Gli studi dimostrati ci fanno riflettere sulle virtù salutari dell’Olio Evo. Benefici che apporta al nostro organismo in modo semplice e genuino. Farne uso è importantissimo!
A cura di Anna Angeloro.
Appassionata di scrittura, laureata in lettere e beni culturali.
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