6 cose da Non fare MAI con dell’Olio Evo di Ottima Qualità!
Siamo sicuri di sapere tutto sull’OlioExtravergine di Oliva? È fondamentale conoscerne ogni sfaccettatura per capire al meglio ciò che stiamo mangiando. Questa piccola guida vuole metterci al corrente di tutto ciò che non dobbiamo MAI fare con dell’ottimo Olio di qualità. Vediamo quali sono!
Scegliere o prediligere un buon Olio Extravergine d’Oliva da avere nelle nostre credenze è un passo indispensabile per accertarsi non solo di non danneggiare i nostri piatti usando un olio scadente, ma anche un’alimentazione sana e una buona dose quotidiana di antiossidanti.
Ma bisogna fare attenzione: una volta acquistato, l’olio di oliva va impiegato al meglio, e soprattutto conservato nel migliore dei modi. In caso contrario anche il migliore Olio Evo del mondo, anche se quello italiano lo è di certo, finirà necessariamente per perdere le sue caratteristiche peculiari, dagli aromi alle proprietà nutrizionali.
Ecco quali sono i più comuni errori da evitare per non rovinare il vostro olio di oliva con una cattiva conservazione o con usi sbagliati in cucina.
Metterne troppo o troppo poco
La quantità è qualcosa di importantissimo! Per quegli oli molto densi, non bisogna mai esagerare: ne basta un filo per insaporire il piatto e dare quel retrogusto piacevole e quel tocco di piccante e amaro che a volte può addirittura sostituire il peperoncino. Ravviva il piatto senza ungerlo troppo.
Bisogna, però, non esagerare. L’olio di oliva è un grasso salutare e i suoi benefici sono decisamente maggiori del danno che può farci qualche caloria di troppo. L’olio Evo non fa ingrassare, tant’è che possiamo mangiarne anche 4 cucchiai al giorno.
Lasciare la bottiglia aperta, anche a tavola
Quante volte ci è capitato di portare a tavola la bottiglia dell’Olio di Oliva? Quasi sempre, soprattutto quando abbiamo ospiti. L’usanza di portare la bottiglia in tavola per lasciare che i commensali condiscano i loro piatti a piacere è qualcosa di veramente fondamentale.
C’è però un grosso problema: inevitabilmente qualcuno lascia la bottiglia aperta, anche per ore, se il pranzo o la cena sono conviviali e ci si attarda un po’. Oppure, resta aperta in cucina per tutta la preparazione e la si dimentica così, nell’impazienza di portare in tavola il cibo preparato.
L’ossigeno però, insieme alla luce e al calore, è nemico dell’Olio Extravergine e ne causa l’ossidazione e l’inevitabile deterioramento.
Ricordiamoci di chiuderla accuratamente per non lasciare che le migliori sostanze si dispergano e il nostro prodotto si rovini.
Servirlo nella ciotolina con l’aceto
È una strana abitudine e molto diffusa all’estero, soprattutto nel Regno Unito, per fortuna molto poco in Italia: per aprire il pasto, invece del burro così com’è di consuetudine in Francia, molti ristoranti portano in tavola del pane accompagnato da una ciotolina con olio extravergine e qualche goccia di aceto balsamico.
La stravagante idea sarebbe quella di incorporarvi e intingervi dentro il pane, in una strana rappresentazione di mediterraneità.
Ma perché farlo? Non sarebbe più sano e buono, come fanno tantissimi ristoranti italiani, servire solo del buon Olio Extravergine con cui insaporire il pane? Dov’è finito il classico pinzimonio? Beh, sarebbe ottimale reintrodurre questa tradizione in tutti i ristoranti: usare del semplice olio di oliva per intingere verdure, pane o qualsiasi altra pietanza.
Tenere la bottiglia vicino ai fornelli, mentre si cucina
È qualcosa che facciamo automaticamente. È un gesto naturale, un’abitudine e un’indubbia comodità. Ma questo è sbagliato.
Il calore è uno dei peggior nemici dell’olio di oliva, e l’esposizione prolungata può rovinarlo fatalmente.
È senz’altro consigliato tenere la bottiglia su un piano più lontano, o su una mensola vicina, a portata di mano ma non direttamente sottoposta al calore del fuoco.
Un’altra soluzione è quella di mettere una piccola quantità di olio di oliva, magari quella che ci serve solo per cucinare, in un contenitore da cucina da tenere sempre a portata di mano. La bottiglia non resterà a contatto con il calore del fuoco e l’olio che abbiamo inserito all’interno di un contenitore terminerà prima ancora che il calore lo abbia raggiunto.
Attenzione, però, anche il freddo eccessivo, e soprattutto gli sbalzi termici, nuocciono all’olio.
Conservarlo alla luce o vicino ai detergenti
Dove e come va conservato correttamente, l’Olio Evo? Sicuramente in un luogo fresco e chiuso, come un armadietto in cucina, lontano da forno e fornelli. Non vicino ai detersivi o qualunque tipo di detergente poichè l’olio assorbe facilmente gli odori, e non è salutare mangiare un’insalata condita con dell’Olio che profumi di marsiglia!
Come tutti i grassi l’olio oliva va protetto da ossidazione e con sostanze inquinanti. Odori, luce e calore ne mutano la qualità quindi è importante prestare attenzione alla sua conservazione. L’olio assorbe facilmente gli odori, caratteristica che lo rende perfetto per la produzione di profumi, essenze e oli aromatizzati, ma che lo espone anche al rischio di impregnarsi di cattivi odori. Ottima regola è conservarlo lontano da barattoli di vernice, detersivi molto profumati, locali con muffe o saturi di fumo di sigaretta. Luce e calore stimolano l’ossidazione dell’olio e il processo di irrancidimento.
Farlo invecchiare
A differenza del vino, l’olio andrebbe consumato al più presto. Non che non si possa mantenere in forma a lungo, se chiuso e conservato bene, soprattutto se il contenuto di polifenoli è alto, l’olio può mantenere i suoi aromi anche oltre i 18 mesi dall’imbottigliamento previsti dalla legge. Infatti proprio per questo aspetto, da sempre viene considerato un ottimo conservante per altri alimenti. Ma una volta aperto, sarebbe bene consumarlo il più velocemente possibile, perché l’ossigeno che irrimediabilmente entra nella bottiglia ogni volta che si apre non gli fa bene. Non ha senso, dunque, “tenere l’olio buono per le grandi occasioni“, come spesso si fa, usando invece un olio di qualità mediocre per le cotture o per condire i pasti di routine. Una volta aperta una bottiglia di un grande olio di oliva, beneficiate appieno di tutti i suoi eccezionali profumi e le sue proprietà salutistiche senza indugi.
Cosa ne pensate di questa mini-guida? Raccontateci se avete avuto esperienze simili e se magari le avete corrette in altri modi!
A cura di Anna Angeloro.
Appassionata di scrittura, laureata in lettere e beni culturali.
Molto interessante grazie degli ottimi consigli