Olio di Oliva, condimento leggero: ecco perché sceglierlo!

L’Olio extravergine di oliva è un condimento tipico della tradizione gastronomica italiana. È presente ogni giorno sulle nostre tavole. Condimento light ma senza rinunciare al gusto. Un filo di olio extravergine di oliva e non si sbaglia mai!

L’Olio extravergine di oliva è un condimento tipico della tradizione gastronomica italiana. È presente ogni giorno sulle nostre tavole. Condimento light ma senza rinunciare al gusto. Un filo di olio extravergine di oliva e non si sbaglia mai!

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Prediligere l’Olio extravergine di Oliva

L’olio extravergine è la miglior tipologia di olio ed è quello che contiene il minor grado di acidità più basso; non deve superare lo 0.8%.
La sua lavorazione avviene in modo da non alterare le condizioni termiche che potrebbero causare alterazioni di qualsiasi tipo nell’olio di oliva.
È estratto dalla semplice spremitura delle olive ed è quello più consigliato grazie ai suoi numerosi benefici:

  • Abbassa i livelli del colesterolo “cattivo”
  • Ha potenti proprietà antiossidanti
  • Protegge da malattie cronico-degenerative dei tumori
  • Previene l’insorgere di patologie legate alla vista
  • Rallenta l’invecchiamento della pelle e protegge i capelli
  • È caratterizzato da un perfetto connubio tra Omega-3, Omega-6 e Omega-9
  • Combatte il diabete e protegge il fegato
  • Riduce il rischio di cancro al seno
  • Aumenta il senso di sazietà

Il suo valore calorico è pari a circa 900 calorie per 100 grammi (un cucchiaio di olio di oliva equivale a circa 10/14 grammi).

Quale condimento migliore per la nostra dieta?

È il condimento perfetto per la nostra cucina. È il principe della dieta mediterranea con proprietà nutritive e curative. Ecco perché lo troviamo come ingrediente principale di molte ricette che vanno da semplici primi, da secondi o anche da insalate.
L’Italia è uno dei primi produttori mondiali di olio extravergine di oliva.
È ricco di polifenoli, ottimi antiossidanti, fondamentali nella lotta alla formazione di radicali liberi, per rallentare l’invecchiamento cellulare e rafforzare il sistema immunitario.

Ma come assumerlo? Crudo o cotto? Quali sono le giuste quantità? Ovviamente per una dieta sana ed equilibrata, non vanno superati i tre cucchiai al giorno di olio di oliva.
L’olio di oliva non è un farmaco e per questo non vanno superate le dosi consigliate e il suo consumo eccessivo può danneggiare il nostro organismo soggetto ad un innalzamento del colesterolo.
Può essere consumato crudo o nei cibi cucinati. Il connubio ideale tra resistenza al calore e contenuto di antiossidanti lo rende ottimo anche per la cottura.

Particolarità nutritive

L’olio di oliva è l’unico degli alimenti grassi a derivare da un frutto e questo gli attribuisce particolari proprietà salutistiche e gastronomiche.
Le sostanze nutrienti contenute nell’olio di oliva svolgono molte funzioni all’interno del nostro organismo tra queste:

  • Buona digeribilità sia da crudo che da cotto
  • Riduce la secrezione dei succhi gastrici
  • Stimola la secrezione del succo pancreatico
  • Agisce come epatoprotettore
  • Favorisce l’assorbimento del calcio e l’accrescimento delle ossa lunghe
  • Interviene sull’assimilazione delle vitamine contenute negli alimenti
  • Favorisce la regolazione intestinale

L’olio extravergine di oliva: condimento ideale per le insalate

Uno studio portato avanti dall’università di Purdue, Indiana, ha analizzato le interazioni dei grassi, come l’olio di oliva e il burro, possano influenzare l’assorbimento dei carotenoidi presenti nelle verdure.

Le verdure sono un alimento ricco di sostanze nutritive e tra queste abbiamo proprio i carotenoidi che hanno un ruolo fondamentale per la prevenzione di malattie come quelle cardiovascolari e il cancro.
Dato che non possono essere sintetizzate dall’uomo, queste vengono assorbite tramite la dieta.
L’esperimento è stato effettuato tra tre tipologie differenti di grassi e l’insalata:

  • Grassi saturi: burro
  • Grassi insaturi: olio di oliva
  • Grassi polinsaturi: olio di semi

Cosa ne è venuto fuori?

  1. Le insalate condite con grassi saturi e polinsaturi, hanno creato una forte dipendenza tra la quantità di grasso aggiunto alle verdure e l’assunzione di carotenoidi. Più grasso aggiunto e maggiore è l’assunzione di carotenoidi.
  2. Mentre per i grassi insaturi, come l’olio di oliva, si è notato che l’assimilazione di questa sostanza nutritiva avviene anche in caso di piccole dosi di assunzione.

L’olio di oliva è risultato essere il condimento migliore per le insalate perché riesce a migliorare, anche in piccole quantità, le sostanze nutritive presenti.

E voi, usate l’Olio Evo come condimento per le vostre insalate?

A cura di Anna Angeloro.
Appassionata di scrittura, laureata in lettere e beni culturali.

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