Olio novello non filtrato: quali sono le caratteristiche organolettiche e come usarlo in cucina?

L’olio appena franto in alcuni casi presenta delle particelle in sospensione che altro non sono se non pezzetti di olive. In questo caso si è di fronte ad olio non filtrato, prodotto non semplice da trovare in commercio, ma ricco di caratteristiche particolari che lo rendono un prodotto prezioso per la salute.

Olio novello non filtrato: tutti i benefici

L’olio novello non filtrato permette alle minuscole particelle di polpa e nocciolo di cedere ancora per un po’ aromaticità e sapori all’olio. Differentemente l’olio filtrato perde prima tali aromi e profumi. Si tratta quindi di un prodotto che ha una maggiore sapidità ed è in grado di esaltare diversi piatti, anche i più semplici. I benefici dell’olio non filtrato sono dovuti anche ad una minore esposizione dell’olio all’aria durante la lavorazione, ciò riduce il rischio di ossidazione e che di conseguenza diventi rancido.
Con il passare del tempo queste particelle scendono verso il basso e formano la morchia, una sorta di melma che deve essere eliminata perché il rischio è che imputridisca rovinando le caratteristiche organolettiche dell’olio. Ciò vuol dire che è possibile assaporare l’olio non filtrato solo per alcuni mesi. Passati questi è necessario travasare l’olio in altri recipienti facendo attenzione ad escludere la morchia che si è depositata sul fondo.

Rendere speciale ogni piatto grazie all’olio novello

L’olio novello non filtrato è un prodotto da non perdere in quanto l’unico in grado di dare un sapore irripetibile ad alcuni piatti. Grazie alla sua aromaticità, al sapore deciso e particolare è in grado di esaltare i sapori della cucina mediterranea e dare quel tocco di preziosità che ogni chef vorrebbe nei suoi piatti. Non solo, perché anche i piatti più semplici della tradizione contadina diventano speciali se accompagnati da un grande olio novello, magari non filtrato. L’olio appena franto per qualche mese conserva un pizzicore sulla lingua e un sapore piccante, inoltre è ricco di antiossidanti, soprattutto se le olive sono state raccolte a maturazione non completa.

Il piatto tipico da utilizzare per assaporare questo prodotto è la bruschetta, preferibilmente di pane casereccio, strofinato con aglio e con un pizzico di sale. Per chi vuole sentire tutto il sapore dell’olio un’altra alternativa è l’uovo sodo condito con olio e un pizzico di sale, un sapore importante e deciso per un piatto semplice.
L’olio novello è perfetto da abbinare a zuppe tipiche della stagione autunnale, quando i primi freddi fanno desiderare piatti caldi. Grazie alle note piccanti tipiche dell’olio novello è possibile condire a crudo legumi e zuppe a base di verdura. Ottimo anche l’abbinamento con pesce al cartoccio, al forno o alla griglia. Il sapore deciso ed aromatico dell’olio novello non filtrato si adatta bene per condire semplici insalate, in questo caso la corposità dell’olio permetterà di assaporare al meglio ogni singola verdura. Fino ad ora si è parlato di preparazioni che richiedono il condimento dell’olio crudo, ciò non vuol dire che l’olio novello non possa esaltare fritture o altre tipologie di cottura, ad esempio al forno. Oltre a questi piatti si possono preparare, tante altre ricette con l’olio appena franto.

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