L’olio extra vergine d’oliva a DOP “Dauno”
L’olio extra vergine d’oliva a DOP “Dauno” si ottiene da olive provenienti dai lussureggianti oliveti che s’incontrano percorrendo i variegati itinerari della “Daunia”.
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L’olio extra vergine d’oliva a DOP “Dauno” si ottiene da olive provenienti dai lussureggianti oliveti che s’incontrano percorrendo i variegati itinerari della “Daunia”.
Conoscere a fondo il corretto vocabolario dell’assaggio dell’olio d’oliva è il primo dovere di qualsiasi assaggiatore. Per familiarizzare con la terminologia degli assaggiatori bisogna fare molta pratica avendo la pazienza di ripetere più volte la degustazione per memorizzare attentamente quella sensazione a cui attribuire quel descrittore che la identifica.
L’affermazione della “dieta mediterranea” quale regime alimentare in grado di prevenire malattie tipiche della società industrializzare quali: obesità, aterosclerosi, ipertensione, diabete, ha fatto riscoprire anche agli italiani il piacere di usare diffusamente l’olio extra vergine d’oliva.
Con il termine di agricoltura biologica, conosciuta anche come organica e/o ecologica, si definisce un metodo di produzione agricola basato su una gestione equilibrata dell’ecosistema, che tende a mantenere e valorizzare la biodiversità e l’attività biologica del suolo senza l’utilizzo, nelle fasi del processo produttivo, di sostanze chimiche di sintesi che possono alterare significativamente l’habitat […]
È bene diffidare di venditori occasionali privi di licenza che non rilasciano documenti di vendita. Per la frittura vengono spesso utilizzati gli oli di semi, di cui le denominazioni commerciali sono rappresentate da “olio di semi vari” o “di soia”, e che a fine frittura si buttano via, ma per capire bene la differenza qualitativa […]
Oggi le olive non sono più abbandonate a sè volutamente per un periodo di tempo più o meno lungo prima di essere lavorate; tuttavia i frantoi non sempre sono in grado di iniziare la lavorazione appena ricevono le olive.
I grassi, o lipidi, sono nutrienti indispensabili per l’uomo rappresentando la forma alimentare più concentrata d’energia (circa 9 cal/g) e fornendo acidi grassi essenziali, cosiddetti perchè devono essere introdotti come tali in quanto l’organismo è incapace di produrli.
La raccomandazione più viva che si può fare ad un assaggiatore inesperto è quella di non avere assolutamente fretta di espellere l’olio, ma di essere calmo e tranquillo e di cercare di memorizzare il maggior numero di sensazioni.
La saggezza popolare con il proverbio “olio nuovo, vino vecchio”, individua chiaramente che con l’invecchiamento l’olio peggiora sempre ed è buona regola consumarlo nella stessa annata di produzione.
L’esame dell’etichetta e della documentazione che accompagna la bottiglia appena acquistata fornisce le prime indicazioni sulla serietà del produttore e sulla presumibile qualità del prodotto.
La struttura produttiva del comparto olio d’oliva, è caratterizzata da un certo grado di instabilità, generata principalmente da alcuni fattori come il basso grado di trasformazione industriale dei prodotti olivicoli, il forte ruolo dell’autoconsumo e l’elevata frammentazione dell’offerta che non permette alle imprese industriali di affermare i propri marchi su scala nazionale contribuendo alla regionalizzazione […]
L’olio biologico ottenuto secondo il “metodo di agricoltura biologico”, è un prodotto proveniente unicamente da olive coltivate senza l’impiego di prodotti di sintesi, siano essi concimi chimici, antiparassitari o altro.