Filtrazione o Decantazione naturale dell’Olio Evo? Scopriamolo insieme!
L’Olio a decantazione naturale affascina per il suo colore intenso, torbido e grezzo, dato proprio dai corpuscoli di oliva rimasti in sospensione. Potrebbe sembrare migliore rispetto a quello filtrato ma in realtà non sempre è così. Scopriamo perché!
Tra filtrazione e decantazione: un po’ di storia
Fin dai tempi più antichi, dalla spremitura delle olive si ottiene una parte più solida, cioè la sansa, ed una più liquida composta da Olio e acqua vegetale.
Fino ad un secolo fa, la separazione tra l’Olio e l’acqua vegetale avveniva per Decantazione naturale perché i due elementi sono immiscibili, ovvero non possono essere mescolati tra loro.
La sua produzione terminava sempre con un prodotto che al suo interno conteneva, in sospensione, minuscole particelle di oliva (nocciolo e polpa) che conferivano al prodotto quell’aspetto torbido dell’Olio grezzo, appena franto.
La decantazione naturale non è altro che un processo di separazione di una sostanza dal liquido nel quale si trova sospesa per l’azione della forza di gravità. Per spiegarci meglio: è un fenomeno in base al quale le particelle o le sostanze liquide disperse in un liquido di differente densità (acqua e olio) si accumulano in basso o in alto in virtù della forza di gravità.
Attualmente con lo sviluppo della tecnologia, la separazione Olio-acqua avviene tramite un separatore centrifugo. Ma anche dopo questa tecnica l’Olio conserverà quell’aspetto torbido più o meno intenso, dovuto alla permanenza, seppur in piccole gocce, dell’acqua sulla polpa dell’oliva.
Ed è così che entra in campo la filtrazione dell’Olio!
La filtrazione è un metodo di separazione che viene usato per separare un solido da un liquido. È un metodo comune basato sul seguente principio: le particelle più piccole di una determinata dimensione passano attraverso i pori di un filtro, mentre quelle più grandi sono trattenute dal filtro. Il fluido e le particelle che passano attraverso un filtro sono chiamati filtrati, mentre il materiale trattenuto dal filtro è definito residuo.
Filtrazione: perché è importante e come avviene
Diversi sono i fattori che influenzano una corretta conservazione dell’Olio Extravergine di Oliva:
- Corretta esposizione alla luce
- Corretta esposizione all’aria
Il binomio luce-ossigeno, se non amalgamata bene, comporta delle reazioni a catena che in breve tempo degradano la qualità dell’Olio Evo riducendo il suo patrimonio antiossidante di vitamina E e polifenoli fino a renderlo rancido.
Un’altra è la minaccia che attenta all’Olio Evo: la presenza di acqua ed enzimi nel prodotto cellulare che potrebbe accelerare il processo di degradazione sia delle caratteristiche chimiche e organolettiche dell’Oro giallo.
Ed è qui che entra in gioco la Filtrazione, che viene effettuata proprio per eliminare dall’Olio queste impurità che accorcerebbero anche i tempi di conservazione dell’Olio.
La filtrazione è uno dei passaggi fondamentali per la buona conservazione del prodotto fino al suo consumo.
Oggi la filtrazione dell’Olio, così come quello dei vini, avviene attraverso dei filtri in cui farine fossili (diatomee) e farine di cellulosa vergini vengono accumulate all’interno di un filtro fino a formare uno strato depurante che al passaggio dell’olio arresta le goccioline d’acqua e le particelle solide, rendendolo splendente nell’aspetto.
La filtrazione non limita né varia l’aroma e il gusto del prodotto, anzi permette di conservarli inalterati più a lungo custodendo nel contempo il valore nutrizionale dell’Olio Extravergine di Oliva!
La filtrazione è il metodo più efficace per un’ottima conservazione dell’Olio Evo nel tempo. Prova e Raccontaci!
A cura di Anna Angeloro.
Appassionata di scrittura, laureata in lettere e beni culturali.
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