Prezzo olio di oliva: quali sono i fattori determinanti e le previsioni?
Il periodo migliore per comprare olio extravergine di oliva di qualità è l’autunno quando, andando direttamente dal produttore o recandosi al frantoio, è possibile comprare olio nuovo e gustare un prodotto genuino e dalle elevate qualità organolettiche. Ma da cosa dipende il prezzo dell’olio? In generale, quali fattori influenzano i prezzi di vendita?
Previsioni prezzi Olio Extravergine di Oliva
La produzione mondiale di Olio Evo si è affermata sopra i 3 milioni di tonnellate, circa il 30% in più rispetto alla campagna precedente. L’Italia ha realizzato una produzione di circa 429 mila tonnellate.
Questo è il risultato di una profonda crescita soprattutto nelle regioni del Sud a partire dalla Puglia che sembra aver superato la soglia delle 200 mila tonnellate. Anche per Sicilia, Calabria e Abruzzo.
Il risultato finale, ancora provvisorio, è migliore rispetto alle prime previsioni fatte all’inizio dell’autunno. La siccità estiva è stato un problema molto importante e gli agricoltori, dov’era possibile, sono intervenuti con l’irrigazione di soccorso riducendone le perdite.
Nella campagna 2017/2018 la crescita è stata importante soprattutto nelle regioni Meridionali. In Puglia sono stati superati i 2 milioni di tonnellate (+98%).
Produzione provinciale di olio di oliva nel 2017/2018 vede la Puglia così suddivisa:
- Bari: olio prodotto 67.269.137
- BAT: olio prodotto 53.206.371
- Brindisi: olio prodotto 32.786.023
- Lecce: olio prodotto 20.184.432
- Taranto: olio prodotto 9.619.295
- Foggia: olio prodotto 22.917.611
Intanto, è tempo di guardare alla produzione della prossima campagna sulla quale pesano le cattive condizioni climatiche di inizio primavera. È ancora molto presto per azzardare stime numeriche ma l’Ismea ha fatto una prima ricognizione sullo stato degli oliveti e ha notato come le nevicate di marzo hanno colpito una vasta area olivicola del Nord della Puglia e in alcuni areali hanno creato danni alle piante che potrebbero risentirne anche per gli anni a venire. Ma le cospicue precipitazioni hanno reso gli olivi rigogliosi e questo è un ottimo segnale per una produzione ricca e rigogliosa.
Nei primi sette mesi dell’anno la riduzione media dei listini dell’Olio Extravergine di Oliva è stata pari al 29%, passando dai 5,86€ al chilo come media di gennaio-luglio 2017 ai 4,18€ dello stesso periodo del 2018.
A livello territoriale, c’è una discreta variabilità dei prezzi. Nel Nord della Puglia i listini dell’Olio Evo variano tra i 4,27€ al chilo di Bari e i 4,38€ di Foggia, mentre nel Salento la media è di 3,75€.
I listini delle Dop pugliesi seguono le sorti degli oli convenzionali delle stesse aree e nei primi sette mesi del 2018 hanno perso oltre il 25% rispetto allo stesso periodo dell’anno precedente.
Prezzo dell’olio Biologico
L’Olio Extravergine di Oliva biologico ha degli specifici tratti distintivi:
- E’ un prodotto regolato dalla normativa UE relativa ai prodotti biologici e quindi deve necessariamente contenere il Logo UE
- Secondo quanto stabilito dal Reg. Ce 182/09, l’origine regionale deve essere obbligatoria
- Deve essere inserita la dicitura: spremitura a freddo o estrazione a freddo
- Dicitura: eco o bio
- Indicazioni che prendono in esame l’acidità massima
- In ultimo e non meno importante, la certificazione di biologico
Quasi il 50% della produzione di Olio Evo biologico è prodotto in Puglia. Normalmente un Olio Evo non spremuto a freddo e non biologico, costa dal 3 agli 8€ al chilo.
Quello biologico ha una media pari a circa 13€ al litro.
Quanto incidono i costi di manodopera sul prezzo dell’olio?
Analizziamo i primi fattori determinanti influenti e legati all’albero e ai frutti: i costi di produzione, ed in particolare i costi della manodopera.
Una coltivazione di uliveto non si autogestisce ma richiede continua manutenzione. Se la coltivazione è diretta, ovvero c’è l’agricoltore che coltiva e produce avvalendosi unicamente delle sue risorse, si è nella classica situazione di poter abbattere i costi gestendo in autonomia tutte le attività necessarie.
Viceversa, se si è proprietari/produttori e non coltivatori (perchè magari non si è attrezzati o perchè la coltivazione dell’uliveto non rappresenta l’attività principale), i costi cominciano a diventare rilevanti. Questo perchè c’è bisogno di manodopera esterna, necessaria per effettuare tutte le attività per portare a compimento la produzione.
Ma quale è la manodopera necessaria?
Costi di potatura
La potatura è una attività che in genere si svolge in primavera. Rappresenta una delle attività più delicate e decisive ed è consigliabile sempre affidarla a professionisti. Il costo complessivo dipende dal numero di alberi da potare e considerando che il costo per la potatura di 1 albero è di circa 5€.
Costi di aratura
L’aratura, per coltivazioni dove non è previsto l’inerbamento, rappresenta un’importante attività di manutenzione. Chi è del settore consiglia l’eliminazione di erbacce perchè portatrici di parassiti. In ogni ciclo di produzione sono necessarie dalle 3-4 arature, dipende molto dall’annata e dalla piovosità, e il costo di una aratura è di circa 50€ a ettaro.
Costi dei trattamenti con pesticidi o prodotti naturali
Anche questa tipologia di manutenzione è importante, a volte decisiva per salvaguardare l’intera produzione da attacchi di parassiti. Qui bisogna considerare sia il costo dei prodotti impiegati, naturali (se biologico) o fitosanitari (se convenzionale), che il costo della manodopera per effettuare il trattamento. Sono necessari dai 2-3 trattamenti l’anno e i costi dipendono dai prodotti impiegati. Il costo del solo trattamento è di circa 30€-40€ a ettaro.
Costi raccolta olive
Rappresenta una delle fasi finali del processo di produzione. Anche in questo caso, o si è attrezzati con abbacchiatori propri, trattori e compressori, oppure bisogna affidarsi ad una squadra di operai esterna che provveda alla raccolta con un costo che in genere si aggira sui 18€ per quintale di olive raccolte.
Quanto incidono i costi di molitura sul prezzo dell’olio?
La molitura rappresenta la fase finale del processo di produzione. Scegliere una molitura tradizionale a freddo permette di estrarre una quantità minore di olio, ma con una qualità nettamente superiore rispetto ad altre tecniche, qualità che incide sul prezzo. I prezzi della molitura variano da regione a regione, da frantoio a frantoio ma in genere si aggirano sui 12-15€/quintale.
Il prezzo dell’olio di oliva è troppo basso? Non è Extravergine!
Rilevazione a luglio 2019 riguardante il listino dell’Olio Evo a Foggia:
OLIO EXTRAVERGINE DI OLIVA
Molti pensano che trovando nei supermercati l’Olio Evo ad un prezzo che va dai 2-3€ al litro è molto probabile che chi lo sta vendendo ad un prezzo più alto stia lucrando su un prodotto uguale a quello che di solito si trova sulle mensole dei negozi. Ma le cose non stanno così!
I fattori che influenza il prezzo del nuovo Olio Extravergine di Oliva Pugliese di buona qualità sono:
- Costi di coltivazione dell’oliveto: aratura, potatura, raccolta
- Costi di molitura e confezionamento dell’Olio Evo
- Resa di olio nelle olive che dipende dall’annata e dalla varietà
- Abbondanza o scarsità della produzione delle olive
- Volume di produzione e prezzo all’ingrosso nei paesi europei produttori: Spagna, Grecia, Portogallo
È possibile così calcolare il costo di un singolo litro di Olio Evo che, in base alla sua tipologia e al tipo di lavorazione, è stimato: 4,60€ – 8,20€.
Il costo dell’Olio Evo non potrà mai essere basso perché i produttori rischierebbero il fallimento o cosa ancora più grave, rifornirsi di altre tipologie do olio, magari non certificato!
Costi di etichettatura, lattine e imballi
Chi commercializza olio extra vergine deve mettere in conto ulteriori costi legati alla stampa delle etichette e all’acquisto dei contenitori per il trasporto e gli imballi.
Qui in genere i costi dipendono dai quantitativi acquistati, ma in linea di massima:
- il prezzo di un imballo può variare dai 0,30 ai 0.50€;
- il costo di una etichetta fronte-retro varia dai 0,20€ ai 0,30€
- il costo di una lattina varia da 1,30€ a 1,50€
Aumento del prezzo causato dal calo della produzione
Oltre ai fattori appena descritti, i prezzi dell’olio dipendono anche dalla qualità. Un olio pugliese prodotto nella Capitanata, ad esempio, ha qualità organolettiche e un sapore equilibrato dovuto al microclima e al terreno, che contribuiscono a renderlo un prodotto unico e pregiato. Un olio prodotto in questa zona ha un costo più alto rispetto a oli prodotti in zone con produzioni meno pregiate.
Ma il vero fattore determinante è la quantità di materia prima prodotta: le olive. Se l’annata è caratterizzata da una particolare scarsità di materia prima il prezzo può inesorabilmente salire. Il 2016, ad esempio, è stata un’annata un pò particolare che ha determinato una scarsità della materia prima (olive) causata dal clima e dall’infestazione da mosca olearia. Quest’ultima ha distrutto parecchi raccolti inficiando anche sulla qualità dell’olio prodotto con le olive degli uliveti sopravvissuti.
Nel 2016 a livello nazionale si è registrato un calo di produzione del 48%. Questo ha determinato inevitabilmente un aumento dei prezzi delle olive e di conseguenza del prodotto finale: l’olio.
Aumento del prezzo causato dalla bassa resa
Altro fattore che potrebbe incidere sull’aumento dei prezzi è la resa bassa.
Ad esempio a causa delle condizioni climatiche e alla stagione particolarmente piovosa, le rese nel 2016 sono state particolarmente basse. Per la Peranzana, nel mese di ottobre 2016 le rese si aggiravano sul 10%: con 1 quintale di olive vengono prodotti appena 9-10 litri di olio.
E’ facile comprendere che per coprire i costi di produzione di un quintale di olive, è necessario aumentare il prezzo di 1 litro di olio.
Quanto deve costare 1 litro di olio extra vergine 100% italiano?
In sintesi, una coltivazione di uliveto ha dei costi di:
- manodopera
- molitura
Se l’annata non è tra quelle fortunate, è possibile che una bassa produzione e/o bassa resa possa essere determinante per l’aumento dei prezzi dell’olio.
Da tutte queste considerazioni è facile immaginare che il prezzo per litro non può scendere al di sotto dei 9-10€/litro. Acquistare un olio ad un prezzo inferiore, vuol dire acquistare sicuramente un olio NON extra vergine e NON 100% italiano.
Prezzi dell’Olio extravergine di Oliva all’ingrosso
Nel 2019 le aspettative sui prezzi sono molto alte, ancora più dello scorso anno dove la produzione nazionale ha toccato vette abbastanza alte.
L’analisi riguarda prevalentemente aziende del sud Italia.
Al sud troviamo, salvo casi eccezionali, una situazione abbastanza uniforme, con piante abbastanza ricca di frutti. Indicativamente, secondo determinate indagini, anche per oliveti meno carichi, le piante hanno espresso il 60-80% della piena produzione.
Le ultime quotazioni vedono a Firenze e Imperia una quotazione all’ingrosso pari a:
Non guardiamo solo il prezzo ma…
Stabilite tali caratteristiche resta da sottolineare che un olio comprato a pochi euro al litro, magari nella grande distribuzione, non può essere un vero olio di oliva di qualità perché i costi di vendita non coprirebbero i costi di produzione.
Molti hanno remore a comprare olio nuovo perché il costo è solitamente più alto e hanno paura che in realtà dietro tale dicitura si celi un olio degli anni precedenti. In realtà le caratteristiche di un olio sono tali che con un po’ di esperienza è possibile riconoscere se è invecchiato. L’olio nuovo alla vista appare di un colore più forte, tendente più al verdognolo che al giallo. Spesso, soprattutto se la spremitura è stata tradizionale, è possibile vedere delle particelle in sospensione che altro non sono se non pezzetti di frutto e di seme. Queste particelle non rappresentano un difetto dell’olio, anzi, permettono all’olio di arricchirsi ancora per qualche mese degli antiossidanti di cui i frutti sono ricchi. All’olfatto ha note aromatiche inconfondibili di frutti appena raccolti e di erba.
L’olio nuovo si riconosce, infine, per il sapore che, per chi è al primo assaggio, può sembrare poco gradevole, ma basta assaporare più di una volta per apprezzare il carattere deciso. L’olio che arriva da una recente molitura a freddo delle olive ha un sapore amaro e piccante al palato e che lascia un pizzicore alla gola. Può essere apprezzato soprattutto a crudo con insalate, bruschetta e zuppe di legumi o verdure. Perché nonostante i prezzi dell’olio nuovo sceglierlo? Semplicemente perché per i primi mesi conserva una maggiore quantità di antiossidanti, elementi essenziali per la protezione della salute di cuore, arterie e per un’importante prevenzione dei tumori grazie ai benefici sul colon.
PS. Tutti i costi indicati NON sono generalizzabili ma riferiti alla zona di produzione in Capitanata (Nord-Puglia)
E tu dove acquisti olio extravergine di oliva? A che prezzo?
A cura di Anna Angeloro.
Appassionata di scrittura, laureata in lettere e beni culturali.
salve io credo che non mi creo questi problemi semplicemente perchè avendo circa 300 piante cinquantenni l’olio me lo produco da me ,interamente biologico anche fino la molitura ,fatta da un collega che ha un mini frantoio tutto per se insieme ad altre attrezzature per controllare i valori…le caratteristiche del prodotto sono veramente eccezionali grazie anche al vulcano Etna che gioca un ruolo importante.comunque consiglio a tutti di stare attenti a ciò che compriamo,sempre se interessa mangiare bene..Un olio coltivato bio cioè non utilizzando disserbanti ma solo rimedi naturali dovrà costare minimo 12,00 euro al litro ,lo stesso con trattamenti industriali almeno 10,00.Tutto gira intorno all’interesse personale ma non solo sull’olio ma su tutto il settore alimentare che è ormai diventato cibo spazzatura..raccomando vivamente a chi abbia possibilità di crearsi le materie prime con le sue mani e a chi può permetterselo di comprarlo in posti che possono garantirli la genuinità di prodotto..saluto tutti …IL SICILIANO..
Da coltivatore doc: qui a Lamezia riguardo l’aratura o fresatura, sono da €120 a 150 x ettaro, quanto la potatura, è soggettiva, a secondo la varietà dell’ulivo, la grandezza, la bravura del potatore,come si vuole potare, a sfruttare, o a bellire la pianta, € 5 non bastano… in poche parole fare l’olivicoltore non è un mestiere semplice, ci vuole conoscenza, fatica, spesa,e poi clima permettendo….. se ne raccogli.
Ha detto bene Natale: clima permettendo! Molti non sanno che tanti investimenti in un anno possono andare in fumo.
Il prezzo della potatura a 5 € ad albero non esiste da nessuna parte occorrono almeno 40 € ad albero e dell’aratura ci vogliono 120,00 € ad ettaro
Ciao Marusca, i prezzi applicati sono riferiti al nostro territorio, in Capitanata. Le variabili che possono incidere sui prezzi possono essere tante: esempio le dimensioni dell’albero.